I focus precedenti

Il concetto di Business Continuity non basta più. La sua gestione è stata inglobata o affiancata da quello, più estensivo, di Business Resilience, ossia la capacità di un’organizzazione di adattarsi a rispondere ai cambiamenti. Ciò significa non solo saper resistere agli shock esterni, ma anche trasformarli in opportunità di crescita e innovazione. E questo rende inevitabile rivedere il proprio modello di business, riflettendo sulla natura e sulle finalità dell’impresa
Cali di produzione, mercato instabile, attacchi cyber, shock di forniture e calamità naturali: sembra che le emergenze per le imprese non finiscano mai. Rimanere operativi può essere una sfida, ma con risk management e prevenzione è possibile limitare i danni. La resilienza si ottiene anche con piani per la continuità operativa, formazione del personale e flessibilità della supply chain

L’Italia è tra i Paesi più colpiti da attacchi hacker: nel 2023 ha registrato l’11% degli incidenti globali e oltre un quarto di quelli rivolti al manufacturing. Per questo sviluppare una cultura aziendale della cybersecurity è oggi imprescindibile, così come lo è stata la cultura della sicurezza sul lavoro nel passato. Entrambe rispondono a rischi concreti: se prima gli infortuni fisici erano la minaccia principale, ora gli attacchi informatici mettono a repentaglio dati, reputazione e continuità operativa
I cyberattacchi delle scorse settimane alle nostre aziende lo dimostrano: Pmi e grandi aziende italiane sono ancora troppo vulnerabili alle minacce informatiche capaci di bloccarne anche la produzione. Per garantire la cybersicurezza serve un piano mirato: dalla stesura di specifici protocolli, alla formazione del personale, passando per il monitoraggio costante dei dati e della supply chain
Gli Usa, con la Silicon Valley, sono considerati la ‘patria’ della digitalizzazione. Ma cosa succede alle loro Pmi? Costi elevati e mancanza di competenze specifiche tendono a rallentarne il processo di trasformazione digitale. Ma il caso di Iem, seguita da AzzurroDigitale, ne dimostra tutti i benefici: l’automatizzazione dei processi ha ridotto gli errori manuali, migliorato la comunicazione tra reparti e ottimizzato la gestione del personale, garantendo flussi di lavoro più efficienti
In un'azienda senza una gestione strategica dei dati, le informazioni restano frammentate e incomprensibili. L'adozione di strumenti digitali per l’archiviazione e l’analisi consente invece di trasformare questi frammenti in insight utili. Dalle startup alle grandi imprese, questa mentalità si sta diffondendo come strategia operativa per favorire ottimizzazione dei processi e innovazione. Ma le sfide non mancano: dalla creazione di archivi univoci fino alla formazione del personale