Piani operativi, nuove tecnologie, supply chain e formazione sono solo alcune delle sfide che gli operations manager affrontano per diminuire l’impatto delle proprie aziende. Molto spesso, però, le best practice si scontrano con una filiera che ha bisogno di essere accompagnata in questi cambiamenti. Benetti (Davines Group): “Non è facile portare questa consapevolezza ad altre realtà, ma dobbiamo lavorare per diffondere questa cultura”
Il presidente americano ha firmato l'ordine esecutivo con cui gli Stati Uniti impongono dazi reciproci su 60 nazioni. Dal 5 aprile l'Unione Europea sarà colpita con tariffe del 20%, mentre la Cina raggiungerà il 54% complessivo. Preoccupazione tra gli alleati e il mondo degli affari per le possibili rappresaglie commerciali
Nel 2019 la Commissione Europea ha introdotto il concetto di doppia materialità. Le aziende devono ora rendicontare sia ciò che le riguarda come soggetti economici sia ciò che provocano nella società e nell’ambiente. In questo modo la sostenibilità non è più solo un tema ‘reputazionale’, ma diventa una questione operativa e strategica, che mette i direttori operations al centro di questa transizione
Il gruppo trevigiano leader nell'attrezzatura sportiva punta sull'esperienza internazionale del manager ex Adidas e Essilux per consolidare la crescita nei mercati esteri. Dorigo succede a Gianni Zoppas, alla guida negli ultimi quattro anni del piano di rilancio del gruppo, che rimarrà come consulente strategico
In alcuni comparti fare scelte green è relativamente semplice, ma per altri, come l’edilizia, può essere complesso. Per diminuire l’impatto ambientale in uno dei settori più inquinanti serve un approccio integrato che coniughi scelte interne e sensibilizzazione dei partner: “Nei cantieri ci sono piccole realtà che devono ancora avvicinarsi del tutto a questi temi. Ma la catena del valore chiede maggiore consapevolezza”
L’azienda trevigiana ha dato vita al ‘distretto Arper’: “Si tratta di un nucleo di fornitori che costituisce circa l’80% del nostro portafoglio acquisti. A loro abbiamo spiegato la nostra visione e, dopo un’analisi dei processi produttivi, abbiamo pianificato attività tailor-made”. E la ricerca condotta con un fornitore ha portato Arper a proporre una versione del suo modello Catifa “con impronta carbonica negativa”
QuattroR cede la sua partecipazione nell'azienda a Fsi, rafforzando la filiera agricola del gruppo, leader nel settore agroalimentare italiano. Si tratta di una quota di minoranza: QuattroR aveva comprato il 49% per 100 mln, ora il nuovo fondo entra con 200 mln ma contestualmente gli altri azionisti salgono
Le normative più stringenti, la crescente domanda di prodotti green e la necessità di gestire rischi (anche reputazionali) stanno spingendo le aziende verso modelli di business più sostenibili. Quali sono allora i fattori che i direttori operations devono monitorare? Il Journal of Research in International Business and Management ne cita almeno quattro: circolarità, gestione sostenibile della supply chain, efficienza energetica e riprogettazione di processi e prodotti
L’approccio alla sostenibilità da parte dell’azienda udinese riguarda diversi aspetti del flusso produttivo, anche quando questi sono marginali: “La verniciatura esterna delle bombole che realizziamo conta lo ‘zero virgola’ del processo, ma siamo comunque passati da prodotti a base solvente a quelli a base acqua. Il nostro vantaggio? Aver costruito una supply chain conta, più tracciabile e meno dispendiosa in termini logistici”
Dal campo alla fabbrica e viceversa. Per il direttore operations dell’azienda emiliana leader nella trasformazione del pomodoro la sostenibilità non riguarda solo l’approccio alla propria produzione, ma anche l’accompagnamento della filiera tramite una direzione agricola che la affianca nelle scelte di sostenibilità. “Investimenti tecnologici e innovazioni di processo sono valutati non solo in termini di performance industriale, ma anche rispetto alla loro coerenza ambientale”
L’azienda parmense, attiva nel settore delle macchine per il packaging, ha avviato una nuova struttura produttiva nella provincia emiliana. Alla cerimonia è stato presentato anche il progetto Ocme 2. Tra le novità illustrate un prototipo di confezionatrice adattiva
Una “sinergia tra i diversi depositi”: è questa la strategia dell’azienda bolognese specializzata nella vendita di materiali edili e prodotti per la casa. Per ottenerla Simei ha effettuato negli anni acquisizioni mirate: “I magazzini coprono aree diverse, ma la loro vicinanza ci consente di gestire al meglio le scorte, di rifornire i depositi periferici tramite quelli principali (dove abbiamo più spazio per lo stoccaggio) e di ottimizzare le operazioni di trasporto”
L’anno in corso sta portando con sé nuove sfide per supply chain e commercio omnichannel. Quali sono allora i trend da tenere d’occhio? Dalla sempre maggior ingerenza dell’Ia a processi di approvvigionamento agili e flessibili, passando per la logistica inversa, che da centro di costo può diventare una leva per l’efficienza operativa, e le supply chain ‘su misura’, in cui ogni elemento è scelto a seconda delle esigenze specifiche dell’azienda: ecco quelli individuati da Roberto Vismara
Per l’operations manager dell’azienda molitoria trevigiana nella distribuzione la sfida principale è “mantenere una pianificazione stabile per gestire efficacemente il magazzino e ottimizzare ordini e consegne”. Per questo è utile ibridare make-to-stock e make-to-order. In più, la logistica, sia in entrata che in uscita, è ottimizzata grazie a un sistema che ottimizza i trasporti, “contenendo costi, tempi e impatto ambientale”
Il colosso automobilistico sudcoreano ha annunciato un massiccio piano di investimenti negli Stati Uniti. Questi includono una nuova acciaieria nello stato della Louisiana e il potenziamento della produzione di veicoli elettrici
Il gruppo padovano è sotto indagine per il divieto ai propri retailer autorizzati di vendere i prodotti Morellato su marketplace e piattaforme online di terze parti (riservandosi l’uso esclusivo del canale). Per il Codacons “si riducono così le scelte di acquisto dei consumatori, impattando negativamente sui prezzi applicati al pubblico”
Inaugurato il nuovo impianto che trasforma meccanicamente rifiuti in plastica di alta qualità con capacità di 20 mila tonnellate annue. I materiali prodotti saranno destinati ai settori del packaging e dell'edilizia. L'ad Alfani: "Primo tassello della riconversione del Petrolchimico di Marghera". Il presidente Poidomani: "Sito strategico per Eni, in arrivo anche un progetto per l'idrogeno verde"
L’integrazione multicanale non è prerogativa delle imprese del commercio. Anche chi si occupa di servizi può, grazie al digitale, aumentare la propria offerta e rispondere così in modo più puntuale alle esigenze dei clienti. Il service per eventi Ds Solutions lo dimostra: “Conta che la nostra organizzazione interna riesca a fornire lo stesso livello di servizio sia online che in presenza”
L’azienda di Sassuolo (MO) dei materiali per l'edilizia sostenibile ha realizzato a Jaipur un nuovo polo produttivo. Costato circa 30 mln, è il secondo situato nel Paese asiatico, dopo quello di Vadodara. Il Ceo Zini: “Lo Stato è un importante mercato per il gruppo. Negli ultimi cinque anni la crescita media annua è stata del 18%”
Un solo magazzino centralizzato o tanti hub logistici? Se il primo caso offre maggiore controllo sulle scorte e costi di magazzino inferiori, con il secondo si garantiscono tempi di consegna più brevi e una elevata flessibilità. Sta ai direttori operations disegnare la catena distributiva e pianificare l’integrazione multicanale secondo le esigenze aziendali
Quali sono le necessità che un direttore operations deve soddisfare nel coniugare distribuzione e omnicanalità? Questo articolo di ModernRetail prova a dare una risposta attraverso numerosi esempi di aziende che sono riuscite a ottimizzare l’inventario e la distribuzione, mantenere l’efficienza, lavorare sulla previsione della domanda. Il loro asso nella manica? L’Ia
L’azienda padovana ha un suo portale di e-commerce, ChefLine, specializzato nella fornitura di attrezzature professionali per la ristorazione. “Al contrario dei competitor, non ci appoggiamo a fornitori terzi: il nostro sito è connesso a un magazzino di proprietà, che lavora al 70-80% con prodotti in pronta consegna. E per gestirlo al meglio abbiamo investito in un Wms”. Il prossimo passo? “L’introduzione di un chatbot di Intelligenza Artificiale”
Gefran S.p.A., azienda di Provaglio d'Iseo (BS) specializzata nella produzione di sensori e soluzioni per l'automazione industriale, ha acquisito il 60% di Cz Elettronica S.r.l., società vicentina attiva nel settore dell'automazione industriale
Cambio nella governance di Sanpellegrino. Ilenia Ruggeri ricoprirà la posizione di Direttore Generale. All'interno dell'azienda del beverage ricopriva dal 2020 il ruolo di Head of Marketing e Innovation
Al Festival tenutosi a Treviso lo scorso fine settimana i direttori operations hanno raccontato le sfide affrontate dalle loro aziende oggi. Supply chain, logistica, tecnologia e sostenibilità i temi che impattano sulla loro attività. Le possibili chiavi per navigare l’incertezza? “Valorizzare l’apporto delle persone, da cui dipende la competitività delle aziende, e monitorare la supply chain tramite i dati”
Accelerare gli investimenti in tecnologia, migliorare l’agilità della supply chain, coltivare una forza lavoro motivata, ricalibrare i processi aziendali e offrire così valore agli stakeholder: ecco i cinque megatrand che, secondo la società di consulenza Pwc, plasmeranno il ruolo dei Coo quest’anno. La vera sfida sarà però un’altra: adottare una visione di lungo periodo anche nella gestione delle numerose questioni operative immediate
Suez, Panama, Singapore: quello che insegnano questi snodi del commercio mondiale è che la logistica non possa più essere considerata solo un aspetto tecnico delle operations aziendali, ma debba essere un elemento strategico. Samantha Rinaldi (Widem Logistics Italia): “Contro le incertezze diversificare fornitori e servizi e creare leadership anche locali”. Andrea Moltrasio (Icro Coatings): “Contro i dazi processi più snelli per poter ottimizzare le produzioni”
Modelli di business che cambiano, requisiti di sostenibilità da soddisfare, distinte base sempre più articolate: le sfide per le aziende sono tante e in continua evoluzione. Per questo, secondo Sandro Bernardi (Vimar), il focus stanno diventando “le competenze delle persone, per poter rispondere a tutti i cambiamenti”. Matteo Titotto (Körber Technologies): “Servono processi che aiutino a gestire il know-how aziendale”. E Riccardo Pavanato (auxiell): “Necessario semplificare, ma anche digitalizzare”
L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale è una delle vie con cui le aziende possono innovare. Vietato però improvvisare: Solarini Paviotti (auxiell): “Serve pianificare l’utilizzo dell’Ia con metodo scientifico. E partire dall’analisi dei processi prima di integrarla”. Damiano Ferrari (Ferrari Growtech): “Il tema saranno le competenze dei direttori operations in materia”
Investire in sostenibilità è sempre di più un tema centrale per le imprese. L’efficientamento dei processi permette infatti di limitare i consumi, utilizzare meno materie prime e, soprattutto, diminuire i costi. Giorgio De Nardi (Aton): “Apparentemente la sostenibilità è più costosa, ma i vantaggi vanno cercati nel lungo termine”. Leonardo Forner (Sirmax): “Monitoriamo la nostra efficienza energetica sulla base di specifici Kpi”
La storica azienda siciliana fondata nel 1952 e con sede a Buseto Palizzolo (TP), ha acquisito il marchio veneto attivo dal 1893 e basato a Piove di Sacco (PD). L’operazione dà vita al più grande produttore di biciclette a capitale interamente italiano
Le perturbazioni crescono, il mercato si fa più esigente e i vincoli normativi più stringenti. Per le imprese è indispensabile monitorare le proprie reti di fornitura raccogliendo dati. Ma non basta che questi includano valutazioni sulla loro capacità di contribuire a generare valore per le aziende: devono comprendere anche una stima del rischio che interrompano le forniture e la loro conformità (o meno) a standard normativi sempre più richiesti
Il colosso cinese delle auto elettriche ha firmato i primi contratti con aziende italiane di componentistica. Pirelli, Brembo e Prima Industrie riforniranno lo stabilimento ungherese, che sarà operativo da ottobre. Secondo lo special advisor Altavilla, nonostante i dazi Ue, l'Italia resta in corsa per il terzo impianto europeo
Dalla pandemia, alla Ever Given, fino agli attacchi alle navi mercantili da parte degli Houthi. Spesso il contesto geopolitico rende complesso per una società di spedizione riuscire a garantire il trasporto delle merci. Alla D.b. Group ci sono riusciti agendo d’anticipo e cogliendo da subito i segnali di una possibile crisi. La Cpo Padoan: “Con il lavoro di una task force siamo riusciti a prevenire l’emergenza e a garantire il servizio”
Bruxelles risponde alle tariffe al 25% degli Stati Uniti in vigore da mercoledì 12 marzo e annuncia dazi in due fasi a partire dal 1° aprile: prima su barche, bourbon e moto, poi su tessili, prodotti agricoli e industriali. Trump promette nuove ritorsioni. Intanto anche il Canada annuncia nuovi dazi per 20,7 mld di merci Usa, colpendo anche computer e attrezzature sportive. Per l'Italia allarme per l’agroalimentare: Pecorino, Prosecco e Amarone i più esposti
Guerre, tensioni e cambiamenti geopolitici spronano le aziende ad agire per affrontare i rischi globali. Come racconta questo articolo pubblicato sull’Harvard Business Review, sta ai manager sviluppare un nuovo approccio per navigare l’incertezza. Cosa serve allora per competere in un contesto mutevole e complesso? Pianificazione, analisi dei rischi e adattabilità
Il Ceo dell’azienda bolognese di pompe a ingranaggi: “Oggi è importante essere in grado di cambiare rapidamente: per questo ciò che non è lean non è flessibile né tantomeno competitivo. Quello delle risorse umane è un tema delicato in una fase di contrazione come quella che stiamo vivendo, ma sono le persone a spingere le aziende. Inoltre i processi produttivi sono in costante evoluzione, anche grazie alla tecnologia: sbagliato azzerare gli investimenti”
Il concetto di Business Continuity non basta più. La sua gestione è stata inglobata o affiancata da quello, più estensivo, di Business Resilience, ossia la capacità di un’organizzazione di adattarsi a rispondere ai cambiamenti. Ciò significa non solo saper resistere agli shock esterni, ma anche trasformarli in opportunità di crescita e innovazione. E questo rende inevitabile rivedere il proprio modello di business, riflettendo sulla natura e sulle finalità dell’impresa
Cali di produzione, mercato instabile, attacchi cyber, shock di forniture e calamità naturali: sembra che le emergenze per le imprese non finiscano mai. Rimanere operativi può essere una sfida, ma con risk management e prevenzione è possibile limitare i danni. La resilienza si ottiene anche con piani per la continuità operativa, formazione del personale e flessibilità della supply chain
La società svedese che ambiva a diventare il colosso europeo delle batterie per auto elettriche dichiara bancarotta. Negli ultimi dieci anni aveva raccolto oltre 13 mld di finanziamenti. Le cause? Debiti doppi rispetto agli attivi, problemi gestionali e ordini cancellati. A rischio 5 mila posti di lavoro, mentre l'Europa vede allontanarsi l'indipendenza tecnologica dai produttori asiatici
Il gruppo cartario veronese annuncia che la carta da ufficio con il marchio Fabriano sarà ora realizzata da Jacob Jurgensen attraverso un accordo di licenza di 5 anni, mentre la distribuzione andrà al gruppo Paper Fast. La decisione segue la chiusura dello stabilimento Giano di Ancona a gennaio che aveva provocato 170 esuberi
La società milanese delle soluzioni uditive ha acquisito l'intero capitale di Kind Aparaty Słuchowe, filiale polacca del gruppo tedesco Kind. Il Ceo Vita: “Opportunità per Amplifon di passare da 115 a oltre 230 punti vendita nel Paese”. Secondo gli analisti l'operazione vale tra i 15 e i 20 mln
A inizio ’18 lo stabilimento produttivo dell’azienda trevigiana va a fuoco. In breve tempo, racconta il titolare, “siamo dovuti passare a una produzione realizzata da terzisti: perciò abbiamo dovuto semplificare componenti e processi. Ma le difficoltà di approvvigionamento e fornitura hanno generato ritardi nelle consegne”. Oggi la produzione è stata reinternalizzata: “Nel ’26 festeggeremo 50 anni di attività: ci piacerebbe farlo nella sede andata a fuoco restaurata”
Il cantiere velico triestino prosegue le attività della Db Marine, la cui produzione è terminata a fine ’24. Parlano il socio Longhi e Contin, che segue le operations: “Fondamentale il dialogo con l’altra proprietà per disporre del know-how produttivo necessario a garantire gli stessi standard di Db”. I due mesi di fermo sono stati utili anche a impostare il nuovo gestionale, “che velocizzerà la gestione delle richieste e garantirà maggiore efficienza e controllo in tutto il ciclo produttivo”
L’assenza di una governance chiara sugli accessi dei fornitori e l’uso di tecnologie obsolete e protocolli insicuri sono alcuni degli aspetti cheespongono le imprese a vulnerabilità. Per ridurre i rischi, dice Zani, è utile valutare la sicurezza già nella scelta dei macchinari e proteggere la filiera seguendo la direttiva Nis2. Cruciale è anche separare le reti It e Ot e prediporre un piano di risposta agli attacchi, così da limitare i danni in caso di incidente
In uno scenario di crescenti minacce informatiche, il ‘Continuous Threat Exposure Management’ (Ctem) sta emergendo come tecnica per prevedere gli attacchi, gestirli e neutralizzare le vulnerabilità, come emerge in questo articolo di Forbes. La sua forza? Saper integrare i dati tra loro, così da ottenere una visione complessiva del rischio, un monitoraggio continuo e le capacità previsionali dell’Ia
Il Coo racconta come il gruppo emiliano si è mosso per garantire sicurezza digitale e continuità operativa: “Tramite specifiche certificazioni abbiamo elaborato procedure interne per utilizzare in modo sicuro le tecnologie e, in caso di difficoltà, abbiamo predisposto dei backup”. Faggioni non nasconde che queste prassi aggiungano step in più all’operatività: “Ma anche quando parliamo di cybersecurity le certificazioni sono diventate una discriminante con cui presentarsi ai clienti come partner affidabili”
Il manufacturing manager di una grande corporate del lusso racconta come l’azienda ha duplicato le proprie infrastrutture digitali e i dati in esse contenuti: “Da una parte gestiamo i report critici per la conduzione del business e dall’altra consentiamo ai dipendenti di sperimentare nella fruizione dei dati”. Importante, poi, lavorare anche sui dipendenti: “Abbiamo potenziato la formazione, così da far crescere la consapevolezza degli impatti che hanno le loro azioni”
Il marchio di moda con sede a Fidenza (PR), fondata da Pietro Negra e controllato da Cris Conf, ha annunciato i membri del nuovo cda, dopo aver ottenuto a novembre ‘24 l’ingresso nella procedura di composizione negoziata della crisi. A guidare la maison Laura Manelli con esperienze già in Armani, Versace, Fendi e Sergio Rossi. Flavio Sciuccati e Alberto Colombo entrano in qualità di amministratori indipendenti
Parla il Global Technical Business Development Manager dell’azienda torinese: “Affrontare la cybersecurity a posteriori rispetto alle fasi di progettazione è complesso e costoso. Per questo, il principio della ‘security by design’ è fondamentale: la sicurezza informatica deve accompagnare l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla definizione dei requisiti al design fino alla scrittura del software, alla validazione e ai test di sicurezza”
Diego Bolzonello non è più l’amministratore delegato della storica azienda di Asolo (TV), leader nella produzione di calzature per attività outdoor. La decisione, secondo quanto riportato dal Gazzettino, sarebbe apparentemente legata all’ingresso nel luglio ‘24 del fondo Nuo. Ora nel futuro di Scarpa potrebbe esserci anche un fondo internazionale
Energy Group, controllata dell'azienda trevigiana specializzata nelle tecnologie industriali di design, fornirà sistemi di additive manufacturing di grande formato a un primario player italiano. Due Pi Greco, ultima acquisizione di SolidWorld, già attiva nel settore della difesa è, invece, entrata nella Rete Innovativa Regionale Aerospaziale del Veneto
I cyberattacchi delle scorse settimane alle nostre aziende lo dimostrano: Pmi e grandi aziende italiane sono ancora troppo vulnerabili alle minacce informatiche capaci di bloccarne anche la produzione. Per garantire la cybersicurezza serve un piano mirato: dalla stesura di specifici protocolli, alla formazione del personale, passando per il monitoraggio costante dei dati e della supply chain
L’Italia è tra i Paesi più colpiti da attacchi hacker: nel 2023 ha registrato l’11% degli incidenti globali e oltre un quarto di quelli rivolti al manufacturing. Per questo sviluppare una cultura aziendale della cybersecurity è oggi imprescindibile, così come lo è stata la cultura della sicurezza sul lavoro nel passato. Entrambe rispondono a rischi concreti: se prima gli infortuni fisici erano la minaccia principale, ora gli attacchi informatici mettono a repentaglio dati, reputazione e continuità operativa
Il presidente Trump ha imposto tariffe del 25% su Canada e Messico e del 20% sulla Cina. Le reazioni non si sono fatte attendere, con contromisure annunciate da Pechino e Ottawa. Il settore automobilistico ottiene un'esenzione temporanea di un mese
Mantenere attiva la produzione durante un cyberattacco è una sfida, ma con un piano ben definito è possibile. Come racconta Giuseppe Gherardi, Vice President per lo sviluppo strategico, le risorse umane e l’organizzazione dell’impresa thienese: “Grazie alla presenza di un server alternativo, abbiamo la possibilità di dirottare le attività in caso di minaccia informatica”
Innovazione uguale crescita, ma perché questa equazione funzioni, servono ricercatori e tecnologie. Per questo i competence center come Smact cercano di mettere in contatto mondi che altrimenti faticano a incrociare le loro esigenze e potenzialità. Il general manager Matteo Faggin: “La digitalizzazione è imprescindibile per essere competitivi. E senza non si può nemmeno essere sostenibili”
L’operations manager racconta come la crescita sperimentata dalla sua azienda, attiva nel settore dell’energia, l’abbia spinta ad avviare un processo “di riorganizzazione interna”. In parallelo ha introdotto anche un software per migliorare la gestione del portafoglio commesse: “Ora controlliamo settimanalmente la saturazione dei reparti e così coniughiamo una pianificazione di breve, medio e lungo periodo”
Gli Usa, con la Silicon Valley, sono considerati la ‘patria’ della digitalizzazione. Ma cosa succede alle loro Pmi? Costi elevati e mancanza di competenze specifiche tendono a rallentarne il processo di trasformazione digitale. Ma il caso di Iem, seguita da AzzurroDigitale, ne dimostra tutti i benefici: l’automatizzazione dei processi ha ridotto gli errori manuali, migliorato la comunicazione tra reparti e ottimizzato la gestione del personale, garantendo flussi di lavoro più efficienti
L’Executive Program Leader e Cfo racconta come ogni anno la sua azienda gestisca circa “700 mila ordini di produzione, perciò è vitale conoscere bene i numeri e orientare le proprie scelte in base a questi”. Per questo motivo Uniform si è avvalsa del supporto di Digital Change Agent, figure in grado “sia di analizzare i processi sia di modellare gli strumenti informatici sulla base delle effettive esigenze operative e strategiche dell’impresa”
Non ha dubbi l’Accounting & Finance Manager del brand di cappelli: “Per crescere è fondamentale saper raccogliere, analizzare e rielaborare i dati. Per questo serve una struttura adeguata fruibile da tutti e contenente informazioni univoche e corrette”. Il vantaggio più significativo offerto dai nuovi strumenti tecnologici? “Permettono di approfondire i dati e analizzare più a fondo le informazioni che produciamo ogni giorno”
I due gruppi specializzati nei servizi per il settore energetico hanno sottoscritto un’intesa per la nascita del nuovo colosso Saipem7. Avrà sede a Milano e sarà guidato dall’attuale ad di Saipem, Alessandro Puliti. Prevista la doppia quotazione in Italia e a Oslo. A ciascuna società andrà il 50% del capitale: a Eni e Cdp Equity (soci di riferimento della società milanese) andranno rispettivamente il 10,6% e il 6,4%
Da concetto accademico a strumento di software per l’analisi dei dati operativi e il miglioramento delle prestazioni, il Process Mining si sta consolidando sempre di più all’interno delle grandi aziende. Tuttavia, come spiega questo articolo dell’Harvard Business Review, per il suo successo sono necessari formazione, coinvolgimento della comunità aziendale e supporto da parte di manager e capireparto
La società friulana di ingegneria del sottosuolo ha acquisito il controllo totale di Atlantic GeoConstruction Holdings, operatore americano specializzato in costruzioni geotecniche. L'operazione darà vita a un gruppo con ricavi combinati di 380 mln di euro e permetterà a Icop di espandersi nel promettente mercato Usa
La società trevigiana ha nominato Guido Bernardinelli quale ad del comparto nato dalla business combination tra La Marzocco ed Eversys, aziende di macchine da caffè professionali. Inoltre, Lorenzo Carboni è diventato ad di La Marzocco e Stefano Barato direttore generale di Eversys. Sarà designato un Operations Officer per ottimizzare le sinergie tra le società
In un'azienda senza una gestione strategica dei dati, le informazioni restano frammentate e incomprensibili. L'adozione di strumenti digitali per l’archiviazione e l’analisi consente invece di trasformare questi frammenti in insight utili. Dalle startup alle grandi imprese, questa mentalità si sta diffondendo come strategia operativa per favorire ottimizzazione dei processi e innovazione. Ma le sfide non mancano: dalla creazione di archivi univoci fino alla formazione del personale
Manager con esperienza nel settore tecnologico industriale assume la leadership dell'azienda abruzzese specializzata in automazione, robotica e packaging sostenibile con oltre 200 milioni di fatturato
L'azienda italiana con sede a Roma, specializzata in farmaci e dispositivi medici, ha acquisito il 100% della storica realtà di Francoforte attiva nella produzione di farmaci neurologici e psichiatrici. L’operazione permetterà a Polifarma di ampliare il portafoglio prodotti e di consolidarsi nel mercato tedesco
Pandemia e crisi del Mar Rosso sono solo alcune delle sfide logistiche che le aziende hanno affrontato in questi anni e da cui, in alcuni casi, hanno tratto anche dei benefici. Il production manager Borsa: “La necessità di trovare nuovi partner ci ha portato a diversificare le collaborazioni: ora riusciamo a reagire meglio alle interruzioni logistiche”
Il gruppo di Casale Monferrato (AL), specializzato nella distribuzione di elettronica di consumo rivede la struttura dirigenziale. Riconfermate alcune figure chiave del management per il mantenimento di una continuità gestionale
L’azienda di Singapore ha affidato a Stantec e Drees & Sommer i servizi di progettazione e ingegneria per il nuovo stabilimento che sorgerà ad Agognate. L’impianto, il primo del gruppo al di fuori dell’Asia, sarà operativo nel 2028. Si stima la creazione di circa 1600 posti di lavoro
Non solo (o non tanto) la domanda: oggi tra le variabili che le aziende e i loro operations manager devono monitorare ci sono la disponibilità dei trasporti e la discontinuità creata dalle emergenze. Per migliorare resilienza ed efficienza le imprese stanno investendo in automazione, digitalizzazione (e anche in sostenibilità), così da essere più reattive, migliorare la pianificazione e monitorare con costanza i trasporti
Ad una produzione efficiente occorrono risorse, tuttavia spesso la necessità di approvvigionamento si scontra con gli effettivi spazi limitati dei magazzini. Secondo l’operations manager della vicentina Armes, oltre a una gestione strategica della logistica è utile coordinarsi con il cliente “per evitare ritardi e ottimizzare l’organizzazione spaziale”
Parla uno degli ‘architetti’ della razionalizzazione dei magazzini del gruppo dei tessuti e dei filati, oggi responsabile della logistica: “Mantenendo l’internalizzazione siamo più flessibili nelle emergenze, come anche le complessità attuali”. Un vantaggio importante oggi arriva anche dalle “certificazioni come l’Aeo, con cui possiamo beneficiare di un abbattimento dell’80% dei controlli alla dogana sulle nostre merci”
L’imprevedibilità del mercato globale mette a dura prova anche la logistica delle aziende. Spesso, racconta questo articolo di Forbes, le capacità computazionali a disposizione non sono sufficienti alla gestione di reti su larga scala o all’elaborazione di dati in contesti in rapido mutamento. Ecco allora che l’informatica quantistica, sebbene ancora in via di sviluppo, può offrire rilevanti capacità di calcolo per ottimizzare percorsi, catene di fornitura, magazzini e flotte
Per l’operations manager ad interim della sede italiana del gruppo logistico, l’Intelligenza Artificiale inciderà in misura via via maggiore nel monitoraggio e coordinamento dei trasporti “favorendone la tracciabilità e aiutando nel loro lavoro gli autisti”. Tirotto sottolinea anche il valore di strutturare processi lineari: “Bisogna darsi obiettivi e tempi, sottostare a delle regole che possono sempre cambiare e misurarsi tramite Kpi”
L’impresa padovana specializzata nella distribuzione di materiale elettrico ha aperto un centro distributivo da 50mila mq in Lazio per garantire il servizio ad oltre 25mila clienti nel Centro-sud e isole. Si prevedono consegne entro le 24 ore grazie a sistema automatizzato di rob
Espansione dei canali di vendita e dei vettori regionali, automazione, sostenibilità, gestione della logistica dell’ultimo miglio, droni e analisi predittiva: ecco le tendenze che stanno plasmando il mondo della logistica. Non si tratta, però, ‘solo’ di intercettarle e investire nelle tecnologie e nelle infrastrutture necessarie: le imprese dovranno dedicarsi anche ad adeguare lo ‘stock’ di competenze dei propri collaboratori
L’Intelligenza Artificiale viene già utilizzata per ottimizzare i processi operativi e l’impiego di questa tecnologia è destinato a crescere. L’efficienza e la rapidità nell’elaborazione dei dati sono nettamente migliori rispetto ai metodi tradizionali, tuttavia, come spiega questo articolo dell’Harvard Business Review, l’implementazione efficace dell’Ia comporta diverse sfide: dalla formazione dei manager fino al coinvolgimento diretto della forza lavoro
Non solo riduzione degli sprechi e ottimizzazione dei flussi: ‘lean’ vuol dire anche costruire un’organizzazione snella e reattiva, capace quindi di rispondere rapidamente ai cambiamenti. Ed è questo il suo valore oggi, in una fase di grandi incertezze e grossa volatilità. Pavanato (auxiell): “La lean non è una ricetta rigida, ma un framework che deve essere personalizzato in base al contesto, seguendo la strategia e il modello di business”
L’applicazione delle strategie di lean management è fondamentale nell’organizzazione dei processi produttivi di Silgan Dispensing Systems. Giuseppe Cante, Coo della sede vicentina del gruppo, racconta come una visione che metta in relazione operations, persone e prodotto sia la chiave per una migliore efficienza: dalla produzione flessibile alla risoluzione efficace delle criticità
Sottolinea il Production and Global Fabrication Director dell’azienda comasca di tessuti tecnici: “Il mondo, i clienti e le esigenze cambiano di continuo: per questo c’è bisogno di un miglioramento dei processi che sia altrettanto continuo e supportato da sistemi di gestione e forecast strutturati”. Proprio Zaina ha implementato il sistema lean in SAATI e ora la sfida è anche più grande: “L’obiettivo è ottimizzare i flussi di tutti i nostri stabilimenti nel mondo”
La storica argenteria padovana si è di recente dotata di un responsabile operations e ha intrapreso un percorso formativo proprio sulla lean. Spiega l’amministratore Pietro Calegaro: “Nel contesto attuale siamo chiamati a diminuire la variabilità di ciò che facciamo e di come lo facciamo. Per questo siamo partiti dalle 5S per creare degli standard e poi abbiamo tracciato i nostri flussi produttivi. Abbiamo agito anche sull’organigramma: managerializzazione significa anche strutturazione”
Il gruppo cremonese, specializzato nella produzione e trasformazione di derivati del pomodoro, acquisisce da Star i brand Pummarò, Polpabella e Sugo Lampo. L'operazione segue di poche settimane l'accordo con Unilever per i sughi tedeschi Knorr
Il gruppo milanese della refrigerazione commerciale rileva il partner sivigliano specializzato in installazione e assistenza post-vendita. L'operazione, con effetto a decorrere dall’1 febbraio, permetterà di ottimizzare l'efficienza e innalzare gli standard qualitativi dei servizi offerti ai clienti
Il gruppo italiano dei trasporti e della logistica integrata, con sede a Milano, rileva lo storico operatore milanese specializzato in spedizioni internazionali, creando un gruppo da 260 mln di fatturato consolidato con forte presenza in Cina e Turchia
Per il Responsabile Operations del gruppo della moda “processi più lineari” sono essenziali nei contesti di incertezza: “Rendono meno macchinoso il cambiamento”. Non solo: favoriscono anche “l’internazionalizzazione, perché velocizzano la fase di startup dell’attività” e agevolano “la formazione delle persone, un aspetto molto importante per un settore come quello retail in cui si prevede che il turnover aumenti”
Per fronteggiare le incertezze servono processi disegnati correttamente, ovvero adattabili nel tempo per rispondere ai mutati contesti e modelli di business. L’adozione di un approccio lean va proprio in questa direzione: consente alle organizzazioni di rispondere velocemente senza aumentare i costi o mettere in difficoltà la capacità produttiva. Cosa invece evitare? L’allungamento e l’appesantimento dei processi: perché quando diventano più complessi e lenti si espongono a rischi inutili, oggi più che mai
La società finlandese con sede a Espoo, specializzata in infrastrutture di rete e tecnologie wireless, affida la guida ad un manager con esperienza nel settore dell’intelligenza artificiale e dei data center
La maison fiorentina di calzature e accessori di lusso annuncia l'uscita del manager dopo tre anni. La causa è la flessione del fatturato ’24 che si attesta poco sopra 1 mld. I poteri passano al presidente Leonardo Ferragamo. Per la risoluzione consensuale del contratto la buonuscita sarà di 4,5 milioni
Per le imprese, confrontare parametri e performance è fondamentale: permette di analizzare il proprio andamento alla luce dei risultati delle altre società e di individuare eventuali aspetti da ottimizzare. Tuttavia, come evidenzia questo articolo pubblicato su Forbes, guardare ai dati non basta: è necessario selezionare strategicamente gli indicatori da paragonare per non ricadere in conclusioni fuorvianti o poco utili
Dalla gestione della supply chain, alla fase produttiva, al servizio di vendita: il benchmarking per Progress Profiles riguarda tutti gli aspetti aziendali. Tuttavia, come racconta il Ceo Dennis Bordin, ai dati standardizzati vanno accostate delle variabili difficili da controllare tra cui, ad esempio, il reperimento della manodopera: “Siamo una delle aziende più automatizzate del settore però purtroppo c’è ancora bisogno di molta manualità su certi prodotti”
Le due aziende bergamasche della Rubber Valley creano una realtà industriale per la produzione di componenti elastomerici e termoplastici con oltre 1700 dipendenti e presenza in 11 Paesi. Galizzi (Argomm): "Vogliamo crescere e potenziare la nostra presenza sul mercato"
Scia di reazioni internazionali dopo l’annuncio dell’introduzione dei dazi da parte del presidente americano. Messico e Canada ottengono una proroga di 30 giorni, mentre la Cina risponde con imposte su carbone, Gnl e metalli strategici. Bruxelles studia contromisure mirate
La casa motociclistica varesina annuncia la separazione da Ktm e il ritorno sotto il controllo totale di Art Mobility S.A. della famiglia Sardarov. La decisione è guidata dalla necessità di salvaguardare l'azienda dalla crisi finanziaria che ha colpito il gruppo austriaco Pierer, oggi sull’orlo dell’insolvenza
Fino a qualche anno fa l’azienda vicentina partecipava con altre imprese a uno scambio di informazioni sui rispettivi processi produttivi: “Nel nostro settore la tecnologia è ormai consolidata, perciò questa collaborazione offriva stimoli importanti”. In un mondo tradizionale come quello delle fonderie Vdp ha iniziato a parlare anche di sostenibilità: “Tra i Kpi più importanti che misuriamo c’è anche il riutilizzo dell’acqua”
Si chiamano Kpi e sono gli indicatori chiave di prestazione su cui si basa il benchmarking. Individuarli e monitorarli permette di identificare le inefficienze e stimolare l’ottimizzazione dei processi. Per avere una chiara cognizione dei propri progressi i Kpi devono essere dinamici e adattarsi anche agli obiettivi aziendali. Perché il benchmarking non è un mero strumento di controllo, ma una leva strategica per il miglioramento continuo
Il Coo racconta la vocazione all’innovazione della società assicurativa: “Per questo non esistono veri e propri termini di paragone per il raffronto”. E sottolinea: “La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo si è tradotta per noi in un’opportunità di ripensare profondamente molti aspetti del modello operativo. Il tema, ora, è un altro: associare a questo cambiamento una corretta cultura aziendale”
Il direttore di produzione della sede italiana del colosso nipponico spiega come i Kpi con cui vengono valutate le prestazioni siano decisi dalla casa madre di Tokyo. Komatsu Italia effettua analisi quotidiane delle proprie performance: “Ogni giorno, oltre ai dati raccolti in automatico dai macchinari, ci sono delle squadre che, reparto per reparto, controllano le linee di produzione e il corretto svolgersi dei processi”. Guardare ad aziende di altri settori? “In alcuni casi lo facciamo, ma solo per capire le tendenze di mercato”
La misurazione delle performance è una delle chiavi per il miglioramento continuo delle imprese. Tuttavia la scelta corretta degli indicatori rappresenta un passaggio critico. Per questo, sottolinea Alberto Grando, professore all’Università Bocconi, per un benchmarking strategico è necessario prima stabilire l’area in cui si vuole intervenire definendo input, processi e output produttivi
Lo stabilimento brianzolo di Candy, azienda produttrice di elettrodomestici e parte della multinazionale cinese Haier, diventerà centro per la distribuzione ricambi del gruppo. Raggiunto un accordo con i sindacati per salvaguardare 110 posti di lavoro
E se fossimo vicini a un nuovo shortage di chip? A lanciare l’allarme questo articolo comparso sul quotidiano tedesco Handelsblatt. Che racconta come, nonostante sia ancora vivo il ricordo della crisi di pochi anni fa, le aziende legate all’automotive e al suo indotto continuino a non pianificare gli ordini o creare scorte strategiche. E questo mentre i produttori di semiconduttori stanno investendo meno
La presentazione dell’intelligenza artificiale della startup cinese con sede ad Hangzhou ha scosso i mercati finanziari e fatto tremare il monopolio statunitense nel settore. La piattaforma raggiungerebbe le prestazioni di ChatGpt, ma con costi inferiori (6 mln di dollari contro i 78 mln del modello di OpenAi)
Il gruppo comasco, leader nel tessile luxury, ha rilevato per 4 mln il 100% dell’azienda conterranea specializzata in tessuti per i grandi player del lusso. L'operazione prevede l'ingresso nel CdA dell'attuale proprietario Luca Bianchi, che rimarrà Ad della neo-acquisita.
Tempestività nell’attivare canali alternativi di fornitura, creazione di buffer stock (“con i magazzini pieni anche il 20-30% in più”) e flessibilità nel proporre soluzioni alternative. Con i lead time che continuavano a salire, sono state queste le azioni messe in campo dall’azienda vicentina delle schede elettroniche. E per garantirsi “sia forniture più sicure sia informazioni utili e tempestive sull’andamento del mercato è fondamentale creare sinergie con i fornitori e con i clienti”
Grazie alla propria politica di magazzino l’azienda emiliana delle batterie al litio si garantisce “livelli di stock sufficienti a non entrare subito in sofferenza nei momenti di crisi”. A questo si è aggiunta la ricerca di fornitori alternativi: “Ma non basta: abbiamo iniziato a utilizzare chip più durevoli e quindi, in prospettiva, meno facilmente soggetti a shortage”. E sugli strumenti di pianificazione: “Per quanto avanzati, in queste situazioni non sono efficaci”
Per il Coo dell’azienda di Volpiano (TO) dei macchinari per il collaudo di microchip, schede e dispositivi elettronici bisogna andare oltre l’allargamento della base dei fornitori e “agire a livello di prodotti e progetti, per renderli meno vulnerabili a eventuali shortage”. E sull’andamento del mercato: “Gli investimenti ora sono scesi, ma tra cinque anni verranno prodotti il doppio di chip di oggi. Il vero tema è che in Ue mancheranno sempre di più le competenze”
‘Robusta e flessibile’: se dovesse esistere una catena di fornitura perfetta, allora le sue caratteristiche sarebbero riassunte in questo ossimoro. Second source, miglioramento della gestione del magazzino, pianificazione e redesign: le azioni messe in campo dai direttori operations dopo la crisi del 2020 hanno toccato i diversi aspetti della catena del valore. Oggi la sfida ancora aperta è far convergere mitigazione dei rischi e ottimizzazione dei costi
Pechino sembrava in ritardo rispetto agli Stati Uniti nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Tra le cause, anche le restrizioni americane sulle esportazioni di semiconduttori avanzati, fondamentali per il training di questi software. L’affermazione di DeepSeek, l’Ia generativa capace di competere con i modelli americani utilizzando però chip meno complessi, ha scosso le big tech. E come spiega Massimo De Minicis, ricercatore dell’Inapp, il predominio statunitense nel settore viene messo seriamente in discussione
Secondo Mattia Adami, Group Supply Chain Manager del gruppo pordenonese specializzato nella domotica per il settore hospitality, l’instabilità del mercato rende difficile fare previsioni sul futuro: “Stiamo ancora beneficiando degli overstock, ma alcuni fornitori stanno riconvertendo la loro produzione”. Per questo per affrontare nuovi shortage oggi “è diventato cruciale stipulare accordi strategici per gestire la merce in conto deposito, stabilire quote di costo e mantenere così stabilità nei rifornimenti e competitività”
La manager, con un background nel settore della difesa, supervisionerà le operazioni del colosso aerospaziale americano in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Veclani continuerà a mantenere il ruolo nel Business Development per il Sud Europa e i Balcani
Per i fondatori dell’omonima Bezzi & Mazzurana, un mercato globalizzato porta le aziende a strutturarsi di più, anche tramite acquisizioni. Per questo le figure operative devono “dotarsi di competenze nell’integrazione tra società” come la capacità di gestire “una produzione distribuita su più plant, una supply chain più articolata e una logistica più complessa”. E tra i trend che prendono forma in Italia e all’estero: “Gli americani sono avanti sull’adozione dell’Ia. Sulla sostenibilità le nostre imprese sono più attente”
L'operazione ha coinvolto la Selet Sensors e Lca Ballauri, raggiungendo i 50 milioni di fatturato complessivo. Il gruppo transalpino, specializzato in soluzioni di rilevamento e connessione per l'industria, rafforza così la presenza in Italia puntando su agricoltura e ferrovie
Il gruppo di Forlì delle imbarcazioni di lusso sceglie la guida del manager cinese, presidente senior di Weichai Power, azionista principale della società. Resa nota anche la rinuncia ai compensi che deriverebbero dalle cariche
L’Associate Director della società internazionale di consulenza suggerisce ai profili operativi, sempre più ricercati oggi, di “pianificare una serie di step progressivi e logici, orientati a raggiungere un ruolo specifico”: “Per questo bisognerebbe approcciarsi alla gestione della crescita professionale come si farebbe con un prodotto: analizzando settori emergenti, tecnologie innovative e Paesi in espansione e orientando le proprie competenze verso quei contesti”
Uno strumento da padroneggiare per ottimizzare costi e tempi e migliorare i processi: per l’Associate Director l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più utile a quelle figure che la sapranno integrare efficacemente tra le proprie skill. E sulla possibilità che questa tecnologia le possa andare a sostituire: “Difficile: nella loro posizione devono coordinare squadre formate da persone per le quali la sensibilità umana fa la differenza. Né i processi decisionali dell’Ia sono trasparenti”
Per la Managing Partner della società padovana di head hunter, le figure operative oggi devono “possedere un equilibrio tra competenze tecniche e soft skill”. Quali non sottovalutare? “Capacità di adattarsi a contesti mutevoli, abilità nel costruire e mantenere relazioni forti con gli stakeholder e visione strategica”. Ma soprattutto occorre “incarnare il Dna aziendale, per influenzare positivamente il clima aziendale”
Il gruppo bolognese del packaging sceglie come nuovo amministratore delegato il presidente di Ipack Ima, 61 anni e un passato nel colosso/competitor Coesia. La nomina segue la strategia aziendale di affidare la gestione a figure esterne alla famiglia per “importare” innovazione e una visione votata all’internazionalità
A lanciare la provocazione sul Financial Times è Rupert Younger, che ha generato dibattito attorno alle potenziali opportunità (e ai potenziali rischi) del ‘nominare’ l’Ia quale Chief Operating Officer. Le ragioni che potrebbero spingere a scegliere un ‘Coo-Ia’? I progressi che la tecnologia legata all’Intelligenza Artificiale sta facendo, la sempre maggior richiesta di efficienza operativa e la necessità di processi guidati dai dati
Dall’implementazione di nuove tecnologie alla sperimentazione di soluzioni più sostenibili nell’approvvigionamento. Dall’approdo in nuovi mercati alla maggiore partecipazione nei processi decisionali. Questo articolo della rivista di settore Coo Insider mette in fila queste e altre tendenze che stanno plasmando la figura, le responsabilità e le competenze richieste agli operations manager per rispondere alle rapide trasformazioni del mercato
L’azienda americana conferma al Mimit la vendita della divisione Off-Highway, che produce componenti per macchinari agricoli e per l'edilizia. A rischio undici stabilimenti italiani e 3.800 lavoratori, di cui 950 nella sede reggiana
In un contesto industriale sempre più complesso, il profilo delle figure operative apicali ha subito un’evoluzione significativa. Cosa chiedono oggi le aziende? Generalizzare può non essere sempre corretto, ma le società di head hunter sono concordi: le competenze tecniche sono necessarie, ma servono anche visione strategica e leadership. E digitalizzazione, incertezza dei mercati e sostenibilità impongono un aggiornamento continuo
Il fondo olandese Abp ha liquidato la sua partecipazione di 571 milioni di euro sulla scia delle critiche al mega-compenso di Musk. Intanto, il colosso texano delle auto elettriche ha consegnato quasi 1,8 milioni di veicoli nel 2024 (contro i nemmeno 1,7 milioni della casa dei Quattro Anelli)
Il gruppo veronese, specializzato in imballaggi ecosostenibili per il settore food & beverage con 45 milioni di fatturato, entra nel portafoglio del Fondo Italiano Agri&Food. L'obiettivo dell’operazione, stando alle parole dell'acquirente, prevede la crescita organica, l'espansione all'estero e possibili acquisizioni mirate
Il gruppo cremonese attivo nell’industria del pomodoro ha annunciato l'acquisizione della linea di sughi Knorr - Tomato al Gusto da Unilever, un passo strategico per rafforzare la sua presenza nel mercato tedesco. L'accordo, che prevede un periodo transitorio di 12 mesi per l'uso del marchio, entrerà in vigore il 1° marzo
L’esternalizzazione di una o più attività aziendali non è un tabù: imprese di tutte le dimensioni e settori utilizzano questa strategia. La sua corretta adozione rientra infatti in quello che può dirsi il fine di ogni gestione virtuosa della supply chain: poter rispondere prontamente alle variazioni del mercato, disponendo di strutture elastiche e ottimizzate e riducendo al minimo inefficienze (strutturali e organizzative)
Il manager, con un passato nel settore automotive e sportivo, guiderà l'espansione dell'azienda di Longarone (BL), leader mondiale nella produzione di occhiali di lusso, nel mercato statunitense. Focus sul lancio delle nuove licenze Christian Louboutin, Abercrombie & Fitch e Hollister
Nata come terzista, l’azienda riminese realizza oggi circa un 80% di fatturato con prodotti a proprio marchio. Mantenere anche la prima anima, spiega l’amministratore unico, è però utile “per continuare a sviluppare nuovi processi e, di conseguenza, nuovi prodotti”. E parla di “due settori opposti: con la produzione a nostro marchio abbiamo più visibilità sul magazzino. Per questo anche nel conto terzi cerchiamo il più possibile di lavorare a forecast”
L’azienda padovana degli imbottiti realizza oltre il 40% dei propri prodotti in outsourcing. Sta effettuando il passaggio a un nuovo Erp, con il quale sarà in grado “di accentrare il controllo di alcune funzioni e dunque rendere quest’ultimo meno dispersivo e più efficiente”. Per l’operations manager, infatti, la tecnologia è un “tassello importante per la gestione delle commesse, per quella di magazzino e logistica e per semplificare le ordinazioni”
Trasformare i costi fissi in variabili, focalizzarsi sul core business, accedere a know-how specifici: le ragioni per ricorrere all’outsourcing (e i benefici da esso attesi) sono diverse. Preferirlo all’integrazione verticale è una valutazione che spetta a ogni azienda. La ricetta unica non esiste: quel che è conta è che oltre a essere inteso come uno strumento di flessibilità diventi anche una leva strategica utile a migliorare l’efficienza interna
L’azienda vicentina della distribuzione automatica può vantare una rete di fornitura storica, in alcuni casi pluridecennale. “Prezzi di acquisto, tempi di consegna e qualità” sono i Kpi con la quale viene valutata, spiega l’operations manager Giovanni Mondin. Che sottolinea come, durante tutte le tappe del processo di produzione, sia fondamentale “coinvolgere il fornitore e realizzare uno scambio bidirezionale di informazioni”. Il futuro? “Probabilmente esternalizzeremo ancora di più”
L’azienda bergamasca di caschi affida a una filiera ‘a chilometro zero’ la propria produzione. Ad aiutarla a essere “più agile nei cambiamenti” è anche la tecnologia, che “abbatte i tempi interni di sviluppo”. Spiega poi la direttrice operativa: “La pianificazione è annuale e viene poi declinata trimestralmente e affinata mensilmente”. Ed enfatizza la necessità di creare un rapporto collaborativo: “Una catena fidelizzata è garanzia di standard. Il problema è che qui in Italia alcune filiere stanno sparendo”
Non si tratta semplicemente di esaminare report periodici: la gestione dei rapporti con i fornitori e il monitoraggio delle loro prestazioni devono essere un impegno a tempo pieno. È giusto allora parlare di partnership? Per gli autori di questo articolo del Wall Street Journal no. L’outsourcing richiede una comprensione delle motivazioni e dei vantaggi che ne traggono ambo le parti. I quali, a differenza di una partnership, non sono per forza allineati
L’azienda comasca delle linee per il confezionamento asettico di farmaci iniettabili ha investito in tecnologia per efficientare i propri impianti e flussi in ottica green. “Abbiamo automatizzato alcuni processi, apportato migliorie alle macchine più energivore e, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse, implementato simulazioni del ciclo produttivo”, dice la Ceo Fumagalli. Una strategia di sostenibilità che si fonda su “una pianificazione di lungo periodo” e la definizione “di obiettivi precisi e definiti”
L’azienda parmense della cosmetica professionale ha iniziato il suo percorso di sostenibilità già nel 2005. Spiega il direttore della Supply Chain: “Siamo sistematici: mappiamo i processi, identifichiamo gli sprechi e individuiamo il metodo migliore per ridurli e azzerarli dandoci delle priorità. Tra queste la qualità e la sostenibilità, anche più dell’efficienza”. I flussi più difficili da ottimizzare? “Quelli fuori dal nostro completo controllo. Per questo serve lavorare congiuntamente agli altri player”
“Più si comprende il processo e più lo si può condurre verso target di massima produttività, affidabilità e sostenibilità”. A dirlo è Aldo Gallo, responsabile della divisione Preforme e Bottiglie in PET in PiovanGroup. E aggiunge: “Monitorare è fondamentale sia per garantire il corretto funzionamento del ciclo produttivo sia per individuare il tasso di scarto. Verificare la ragione che lo provoca permette di diminuirlo e, così, aumentare la produttività e massimizzare qualità e profittabilità dell’impianto”
L’obiettivo del Center of Excellence per l’Ecodesign della multinazionale tedesca è “non solo ridurre la carbon footprint dei processi, ma anche ripensare il modo di architettare e far funzionare gli impianti”. Spiega Matteo Titotto: “Si tratta di ottimizzare tutta la value chain: per questo abbiamo cominciato a costruire un tool che permetterà di realizzare il Life Cycle Assessment di qualsiasi macchinario che produciamo a partire dalla sua distinta base”
Anche le piccole e medie imprese possono diventare più sostenibili. Come? Trovando altre aziende che hanno bisogno dei loro rifiuti. Per farlo, afferma questo articolo dell’Harvard Business Review, bastano quattro passi: fare il punto sul flusso dei materiali, cercare opportunità di collaborazione, sfruttare i mercati digitali e trattare il passaggio alla circolarità come un’opportunità di revisione del proprio paradigma produttivo
Eco-design, filiere sostenibili, miglioramento dell’efficienza dei processi: sono solo alcune delle pratiche che le aziende possono adottare per essere più ‘green’. Molte di queste sono economicamente vantaggiose già oggi, altre lo diverranno con l’evoluzione normativa e fiscale. Ma non deve essere solo questo a spingerle in questa direzione: essere sostenibili è una scelta di responsabilità che, nei Paesi democratici, è indissolubilmente connessa alla nostra libertà
L'amministratore delegato di Exor, holding torinese che controlla, tra le altre, anche Stellantis e Ferrari, è stato nominato nel consiglio di amministrazione del colosso tecnologico di Menlo Park. Per alcuni osservatori, infatti, la sua conoscenza del contesto europeo potrebbero facilitare il dialogo tra Meta e le istituzioni comunitarie
Dalla valutazione del ciclo di vita dei prodotti all’introduzione di tecnologie per ottimizzare le risorse fino al ripensamento di supply chain e modelli produttivi. È in questo modo che le fabbriche (oltre a ridurre il loro impatto ambientale) diventano anche più resilienti alle fluttuazioni di mercato e si aprono a nuove opportunità di crescita
L’azienda milanese del packaging cosmetico ha ceduto una quota di maggioranza al gruppo che controlla anche Virospack, azienda spagnola di contagocce per cosmetici. La famiglia fondatrice Cattaneo mantiene una quota di Eurovetrocap. Confermato l’ad Hermann
L'azienda brianzola di arredamento di alta gamma ha investito nella società milanese Italian Fit Out, che realizza progetti chiavi in mano per il settore lusso. Il fondatore di Ifo, Alberto Beretta: "Il traguardo ideale è la creazione di un gruppo entro dieci anni, per poi magari lavorare alla quotazione"
T-Plus, azionista di controllo dell’azienda lecchese di test dei semiconduttori, ha ceduto una partecipazione al gruppo nipponico delle apparecchiature di collaudo automatico. Siglata anche una partnership triennale che riguarda probe card Pcbs, test board Pcbs e altre soluzioni. Annunciata anche la razionalizzazione della produzione Usa
Dopo aver offerto spunti concreti e approfondimenti su temi come gestione del magazzino, Ia, elettrificazione e trasformazione digitale nel corso del 2024, il settimanale si prende una pausa. Tra i temi del prossimo anno anche i servizi utili per i direttori operations, la gestione della distribuzione e l’outsourcing. In attesa del primo numero del 2025, in uscita venerdì 10 gennaio, qui sotto trovate quello del 13 dicembre
Analisi della domanda, valutazione della fattibilità tecnica, implementazione operativa e poi gestione della qualità e della scalabilità: introdurre una nuova linea di prodotti implica un profondo ripensamento dei processi per i direttori operations. Il loro obiettivo? Identificare le scelte operative attraverso cui tradurre le scelte strategiche in flussi produttivi
Dimentichiamoci del mantra “fail fast, fail often”. Un articolo dell’Harvard Business Review sfata il mito della prototipazione veloce negli ecosistemi digitali complessi. Un’analisi di sei anni nel campo della sanità digitale americana ha infatti rilevato come le aziende di maggior successo hanno privilegiato un’approfondita esplorazione dell’ecosistema prima di sviluppare soluzioni, investendo massicciamente solo dopo aver identificato i clienti strategici
L'azienda reggiana di produzione e distribuzione di bevande per il settore HoReCa passa sotto il controllo del Gruppo Gimoka, che era nell’azionariato dal 2021. La famiglia Lochis mantiene una quota di minoranza e la guida operativa dell'azienda, che ha un fatturato di 40 mln
Lo storico gruppo bolognese dell'illuminazione di emergenza vende il controllo all'azienda bergamasca di soluzioni elettrotecniche. Al perfezionamento dell'operazione su Beghelli verrà lanciata un'Opa sul capitale rimanente con premio del 46,8% sulla quotazione attuale, finalizzato al delisting. I sindacati: "Serve un confronto con i nuovi vertici per il piano industriale"
L'intesa mette a fattor comune i sistemi frenanti intelligenti del gruppo bergamasco, come Sensify, e la modellazione delle gomme del colosso francese e i suoi algoritmi. Il risultato è una riduzione dello spazio di frenata fino a 4 metri. La partnership arriva due mesi dopo la cessione della quota detenuta da Brembo in Pirelli che aveva fatto sognare un polo italiano della componentistica auto
La multinazionale della distribuzione di materiale elettrico rafforza la sua presenza sull'Isola. Rilevati nove punti vendita tra le province di Catania, Palermo, Agrigento, Siracusa e Ragusa, per un valore totale di 15 mln. Il gruppo ha ora oltre 170 filiali in tutta Italia
Nella sua pianificazione di magazzino, il vivaio pistoiese deve bilanciare “strategie di diversificazione dei prodotti e lunghi tempi di produzione. Per anticipare le tendenze e rispondere ai cambiamenti climatici ha sviluppato “partnership strategiche con distributori, università e centri di ricerca”. E grazie a “innovazioni come sistemi idrici chiusi e IoT per monitorare i terreni” migliora le performance e la sostenibilità di processo e la sostenibilità
L’azienda vicentina dello stampaggio a iniezione di biopolimeri sta introducendo anche la produzione di oggetti in carta. Per questo ha dovuto “rivedere la supply chain e creare nuovi spazi per lo stoccaggio e il pretrattamento della materia prima”. E sottolinea Munarini: “La carta è un materiale meno standardizzato rispetto ai biopolimeri e questo ha portato sfide tecniche e organizzative. Il personale è stato riqualificato, sfruttando l’esperienza acquisita nella precedente transizione dalle plastiche a materiali bio”
L’azienda udinese realizza packaging flessibile per il pet food. Circa il 40% della produzione è oggi rappresentato da imballaggi riciclabili, ossia composti da solo polietilene (anziché da un mix di materiali). Spiega il Managing Director: “Questo ha richiesto l’aggiunta di fasi preliminari al processo produttivo per additivare il materiale. Ma grazie all’integrazione verticale di due società produttrici di polietilene, formuliamo internamente film adatti alle nostre nuove esigenze produttive”
L’azienda dei prodotti elettrici di Marostica (VI) segue contemporaneamente decine di progetti di sviluppo di nuovi prodotti, alcuni dei quali durano anche anni. Per l’Industrial Operations Director, uno dei vantaggi competitivi di Vimar è “quello di progettare e costruire internamente i macchinari che assembleranno le nuove linee: così valorizziamo la partecipazione costante al processo da parte dei nostri tecnici di progettazione delle macchine”
L’introduzione di nuove linee di prodotto richiede processi operativi sempre più agili e flessibili per rispondere alle mutevoli esigenze di mercato. La capacità di adattarsi rapidamente e di ottimizzare produzione e logistica è un fattore chiave per le aziende italiane. E soluzioni innovative come l’Ia offrono anche alle Pmi strumenti accessibili per automatizzare processi, migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare risorse
Sono imprese che “iniettano nuove soluzioni tecnologiche, conoscenze, prodotti e modelli di business all’interno di settori industriali maturi” quelle che il professore del Trinity College Giulio Buciuni chiama ‘plug-in’ nel suo ultimo libro. Le sfide per i loro operations? Sviluppare filiere locali, saldare in maniera sempre più stretta il rapporto tra i mondi Ot e It e bilanciare tradizione manifatturiera e innovazione (sia di prodotto che di processo)
L’azienda di Gravina di Puglia (BA), che progetta e produce sistemi di localizzazione satellitare, già dai primi anni del Duemila ha reso remotabili alcuni processi, così da poter garantire continuità e flessibilità operative. Con l’acquisizione di un player nel settore degli antifurti satellitari nell’automotive, Macnil ha potuto “integrare nuove funzioni aziendali ampliarsi in un mercato nuovo”
L’azienda napoletana realizza prodotti e software per analizzare il comportamento degli pneumatici: “Grazie alla digitalizzazione non abbiamo bisogno di infrastrutture local-for-local”. Per scalare il proprio business MegaRide ha introdotto una nuova linea di prodotto pensata per il mercato dei veicoli di ogni giorno: “Ma per tradurre la ricerca in prodotti è fondamentale una corretta organizzazione interna dei processi e dei team”
L’azienda della moda circolare si appoggia a circa 25 tra fornitori e subfornitori del distretto tessile di Prato per la propria produzione di capi d’abbigliamento in lana, cashmere e altri materiali rigenerati. Quando lancia un nuovo prodotto, raccoglie in anticipo gli ordini così da avere maggiori sostenibilità di processo e controllo delle operazioni lungo la filiera produttiva. Internalizzare parte del processo produttivo? “Stiamo lavorando a un maglificio”
Sono molti i casi di aziende che spingono sul pedale dell’innovazione, ma sono incapaci di produrre una crescita significativa e duratura. Qual è il problema? Secondo questo articolo tratto dall’Harvard Business Review è la disconnessione che esiste in questi casi tra innovazione e strategia. Affinché entrambe siano messe a terra servono perciò direttori operations capaci di tradurre la prima in processi efficaci e la seconda in flussi operativi efficienti
L’azienda livornese realizza macchine e impianti per la produzione e la post-produzione di componenti in materiale plastico. Si tratta di “tecnologie allo stesso tempo scalabili e flessibili” rese possibili dal fatto che “nei nostri processi la personalizzazione avviene non tanto sulla base delle lavorazioni specifiche fatte da ogni singolo cliente, quanto su quelle tipiche del suo settore di appartenenza”
L'azienda riminese produttrice di macchine per la lavorazione di vari materiali rileva il controllo della pavese specializzata in sistemi per la lavorazione di alluminio e Pvc. Il gruppo, che nel '23 a chiuso con un fatturato a 914 mln e un Ebitda di quasi 115 mln, si apre così "a nuovi segmenti di mercato strategici a livello internazionale", sottolinea il Ceo Marco Mancini
La multinazionale varesina, specializzata in scambiatori di calore ad aria, ha completato l'ampliamento del suo stabilimento in Cina. Il sito produrrà sistemi di raffreddamento per i data center e la power generation, con cui servirà il mercato cinese. Il Ceo Liberali: "Abbiamo un accordo biennale con uno dei maggiori operatori locali e altre trattative sono in corso”
La capacità di un territorio economico di rinnovarsi e di restare competitivo nel tempo passa attraverso la continua evoluzione delle sue imprese. L’imprenditorialità italiana è però oggi a un bivio: una parte rilevante delle sue Pmi manifatturiere fatica a implementare strategie di upgrading. Al contempo, la nuova imprenditorialità legata alle start-up innovative fatica a svilupparsi con successo. Di fronte a questo bivio, sembra esistere però una terza strada: quella delle imprese plug-in. Da un estratto del libro di Giulio Buciuni ‘Innovatori outsider’
L'era Gelsinger si chiude prematuramente in casa Intel. Il colosso statunitense dei semiconduttori sta affrontando una delle fasi più difficili della sua storia: l'azienda ha perso il 40% del suo valore nel 2024 e fatica a tenere il passo con i concorrenti nel settore dell'Intelligenza Artificiale
Terremoto ai vertici anche per il colosso automobilistico italo-franco-americano, nato dalla fusione tra Fca e Psa. Dietro alle dimissioni del dirigente d'azienda ed ex Coo di Renault ci sarebbero i risultati deludenti di Stellantis nell'ultimo anno e tensioni con il board relative alla strategia sull'elettrico
Il gruppo cremasco di prodotti make up in conto terzi, partecipato dal fondo L-Gam, acquisirà il 100% dell’azienda di Sorbolo Mezzani (PR), specializzata nella skincare. Il nuovo polo da circa 800 dipendenti avrà un fatturato complessivo da 220 mln. Il closing nei primi tre mesi del ‘25, con la proprietà di Cosmoproject che cederà tutta la quota
È un concetto che risale agli anni Ottanta quello dell’autonomazione. Spiega il direttore operativo dell’azienda torinese: “L’automazione (assieme alla digitalizzazione) deve permettere agli operatori di essere autonomi fornendo loro indicazioni per migliorare le proprie attività”. E avverte: “Prima però di implementare qualsiasi tecnologia è essenziale avere processi funzionanti, altrimenti si amplificano le inefficienze”
Parlano Grazia e Renato Nemfardi: “Con l’affiancamento le persone imparano a essere operative su tutti i reparti: così i nostri 85 dipendenti sono intercambiabili e possono affrontare meglio le evoluzioni che la nostra attività attraversa”. Tra queste, l’informatizzazione del sistema produttivo e l’adozione di macchinari 4.0. E con la gratificazione che deriva dallo sviluppo di competenze più complete “sono poi loro stessi a promuovere dei cambiamenti a livello operativo o tecnologico”
L’azienda veronese dei prodotti da forno ha avviato da un paio di anni un processo di automazione delle proprie linee di confezionamento: “Aumenterà del 20-30% la produttività. E permetterà alle persone di spostarsi su mansioni a più alto valore aggiunto”. Grazie a una formazione continua e trasversale Mago Merlini non teme il processo di riqualificazione: “Ma è anche importante adottare tecnologie user centered, che facilitano l’impiego da parte di nuovi operatori”
La definisce una “filosofia molto semplice” il responsabile di processo dell’impresa umbra dei prefabbricati: “Combiniamo le competenze di senior e junior: i primi conoscono meglio prodotti e azienda, i secondi hanno dimestichezza con l’innovazione e l’interpretazione dei dati. Così rendiamo più fluido lo scambio di informazioni per migliorarsi continuamente. E da qualche anno mappiamo le skill dei nostri dipendenti”
Perché la riqualificazione sia efficace, le aziende devono garantire che al loro interno ci sia una mentalità condivisa orientata al miglioramento continuo. A sostenerlo è questo articolo dell’Harvard Business Review, che sottolinea come il reskilling non sia solo materia da Hr: se il resto dell’azienda non ne comprende la rilevanza strategica, è difficile che abbia successo
Nell’era della trasformazione digitale l’adozione di nuove tecnologie può essere la chiave per migliorare i processi, ottimizzare le risorse e guadagnare competitività. Ma il vero successo non risiede tanto nell’implementare strumenti innovativi, quanto nel saperli integrare in un contesto organizzativo aperto al cambiamento. Senza un mindset adeguato, anche le tecnologie più avanzate rischiano di rimanere sottoutilizzate (se non di creare resistenze): ecco perché può essere utile avvalersi di un Digital Change Agent
I cambiamenti che il mondo esige oggi dalle aziende sono sempre più repentini. Il rischio di venire travolti da ondate come quella dell’Ia è dietro l’angolo. Per cavalcarle, l’evoluzione di processi e tecnologie deve accompagnarsi a una pari evoluzione di ciò che costituisce la linfa vitale delle imprese: le persone. Perché la loro riqualificazione non deve essere più una mera risposta al cambiamento, ma una leva strategica per costruire un vantaggio competitivo nel lungo periodo
Il gruppo di Arzignano (VI) dei servizi di ingegneria per la manutenzione predittiva delle infrastrutture ha siglato un accordo vincolante per acquisire la società bolognese di progettazione di ponti e viadotti. L'operazione si completerà in due tranche (il 67% sarà rilevato subito, il restante 33% entro giugno 2027). Matildi confermato ad dell'azienda bolognese
L'azienda di Casazza (BG), specializzata nel noleggio con conducente per eventi musicali e di alta moda, consolida la sua presenza internazionale acquisendo la società parigina. Il gruppo guidato, da Pietro Trapletti, gestisce una rete di 700 collaboratori e prevede di effettuare 50 mila servizi nel 2024
Il colosso di Pechino, leader mondiale negli smartphone e nell'elettronica di consumo, annuncia la produzione di processori proprietari dal 2025. Un investimento da 4,1 miliardi di dollari che segna un'ulteriore tappa nel percorso di indipendenza tecnologica cinese
Il gruppo agroalimentare di Porto Viro (RO) rileva l’azienda padovana da 21 mln di ricavi per rafforzare la propria presenza nel settore avicolo, in particolare nella distribuzione. Con questa operazione Delta Group fa un altro passo verso l'obiettivo di 100 mln di ricavi nel '25 (erano 36 mln nel ‘23)
Il colosso di Vevey, leader mondiale nel settore food & beverage con oltre 67 mld di franchi di fatturato, ha annunciato una riorganizzazione strategica che prevede lo spin-off della divisione acque minerali dal '25. Il nuovo piano industriale punta a risparmi per 2,5 mld di franchi entro il '27
Il colosso di Meduno (PN) delle pizze surgelate di alta qualità ha inaugurato un impianto produttivo da 7 mila metri quadri nell'Illinois in grado di sfornare fino a 30 mln di prodotti l'anno. L'azienda punta ai 78 mln di ricavi negli Usa nel 2025 e ai 200 mln a regime. L’ad: "Producendo in America possiamo servire al meglio un mercato strategico”
Il gruppo internazionale di servizi B2b, con sede a Milano, ha rilevato l’azienda alessandrina dei prefabbricati. L'operazione, perfezionata dalla divisione Rental Service, si inserisce nel piano di sviluppo triennale. Non è stato reso noto il valore dell’operazione, che segue di alcune settimane l'acquisizione della spagnola Ams
In un contesto geopolitico già teso da anni, il gruppo bergamasco ha “rafforzato la capacità produttiva locale in Stati Uniti e Cina” e “ampliato le relazioni con partner in aree meno esposte a tensioni”. Persico Group sta inoltre “diversificando le aree di business per ridurre la dipendenza da un singolo settore o mercato geografico”. E sull’approvvigionamento: “Investiamo in tecnologie digitali e abbiamo identificato fornitori alternativi in regioni meno esposte a rischi geopolitici”
Una delle prime iniziative del rieletto Trump sarà l’aumento dei dazi verso i prodotti di altri Paesi, cinesi in primo luogo, ma anche europei. L’Ue potrebbe trovarsi nella posizione più difficile, anche per la dipendenza dagli Stati Uniti per gas e petrolio. Per non soccombere, allora, dovrà favorire la domanda interna e ridurre la dipendenza dagli Usa. E quindi investire sulla competitività delle imprese e sui consumi dei cittadini
Per il direttore operativo dell’azienda bergamasca dei lubrificanti nel contesto attuale “arrivano informazioni a volte discordanti sulla disponibilità di materie prime”. In termini di gestione della produzione, ciò ha generato delle inefficienze e ha costretto Bellini a far fronte a sbalzi di produzione: “Ma abbiamo reagito investendo sul nostro plant: ora siamo più flessibili e possiamo realizzare lotti il 45% più grandi”
Come regionalizzare la produzione? Dove è più sicuro spostare fabbriche labor-intensive? Che ruolo hanno spedizione e logistica nelle catene di fornitura? Rispondere a queste e altre domande può aiutare le aziende occidentali ad affrontare questa nuova era di ‘globalizzazione vulnerabile’, stando a questo articolo dell’Harvard Business Review. Che avverte: mantenere la presenza in Cina resterà fondamentale
Diversificare i fornitori, cercare partner in nuovi Paesi, internalizzare processi produttivi critici. E poi digitalizzare i flussi operativi, ridisegnare la logistica e investire per accorciare la distanza con i mercati statunitensi e cinesi. Sono tanti i modi in cui i direttori operations stanno ripensando i processi, ma l’obiettivo è uno solo: rimanere competitivi grazie alla loro flessibilità, nonostante l’instabilità generata dalle tensioni tra Bruxelles, Washington e Pechino
La holding d'investimento partecipata anche da Exor acquisisce una quota di minoranza nell'azienda lombarda leader nella produzione di imbarcazioni pneumatiche di lusso. L'attuale presidente Matteo Magni, che mantiene il controllo di Sacs Tecnorib con oltre il 50%, assume anche la carica di Ceo
Per l’operations manager dell’azienda vicentina delle macchine agricole e industriali la risposta a un blocco commerciale che si chiude è l’apertura verso nuovi mercati. Faresin Industries sta comunque valutando “anche un ingresso più stabile nel mercato Usa nel breve-medio termine”. E sulle regole dell’Ue sull’alimentazione dei motori: “Dovremo ridisegnare la nostra produzione coinvolgendo anche fornitori e investendo in nuove competenze tecniche”
L’azienda aretina dell’elettronica embedded sta valutando di dotarsi di una struttura produttiva negli Stati Uniti, che replicherebbe la matrice operativa italiana già ‘esportata’ nella sede cinese. Per il Ceo Mauri, infatti, “le aziende dovranno sempre di più coprire con infrastrutture industriali le tre macroaree Ue, Usa e Cina”. E sullo sviluppo o il potenziamento di nuovi mercati: “Valuteremo, ora è troppo presto”
Il gruppo aretino di galvanica, settore ampiamente artigianale, ha investito sull’industrializzazione dei propri processi e su impianti automatizzati che coprono lavorazioni ripetitive. Oggi la sfida in più è “coniugare quantità, qualità sempre più alta e prezzi competitivi”. Ma il Quality Manager Ensoli e l’Operations Director Malatesta concordano: “Bisogna efficientare, investire in tecnologia e formare le persone”
In un mercato sempre più competitivo, l’attenzione alle esigenze del cliente e la personalizzazione del prodotto sono cruciali. L’analisi dei dati e tecnologie come l’Intelligenza Artificiale possono aiutare a interpretare le tendenze e guidare le scelte produttive. Chiedere a Nike per credere
Il colosso di Seattle, leader mondiale dell'e-commerce, si prepara a lanciare una nuova generazione di processori per l'Intelligenza Artificiale. I chip nascono dalla collaborazione tra la divisione cloud Aws e la controllata Annapurna Labs, acquisita nel 2015 per 350 mln di dollari. L'obiettivo è ridurre la dipendenza da Nvidia e abbattere i costi del 40%
Spiega il responsabile del plant vicentino dell’azienda che realizza libri: “Elaboriamo disposizioni operative, ossia metodi di lavoro che abbracciano tutto il processo produttivo. È un’academy interna che si occupa di questo come dell’altro importante passaggio: trasmetterle”. Importante la gestione delle non conformità: “Le segnaliamo con dei report per trovare subito dei correttivi, così da non compromettere né l’efficacia dell’industrializzazione né la qualità”
Catene di approvvigionamento imprevedibili e costi delle materie prime non ancora del tutto calati rendono sempre più difficile mantenere standard costanti dei prodotti e, nel contempo, adeguati livelli di marginalità che consentano di seguire più da vicino le esigenze dei singoli clienti. Ecco che allora, secondo questo articolo dell’Harvard Business Review, l’assist per tenere sotto controllo questi parametri può arrivare dall’introduzione di software
L’azienda udinese produce le bombole utilizzate, per esempio, dai pompieri nei loro interventi: “Rispettare gli standard è la condizione sine qua non per vendere”. Il fattore differenziante, allora, si basa sul farne di più leggere: “Il nostro R&D è sempre all’opera per migliorare processi e prodotto. Un esempio? Abbiamo potenziato l’area test e ora sono i fornitori a venire da noi per collaudare le loro materie prime. E questo ci dà un vantaggio sui competitor”
La società milanese, specializzata in soluzioni software e servizi di trasformazione digitale, e il fondo meneghino Hat Technology Fund 5 hanno rilevato rispettivamente l’84,1% e il 15,9% di Webgenesys, azienda romana che opera come digital enabler per la Pa. Il closing di Txt, previsto entro fine 2024, ammonta a 53 mln, di cui 15,7 mln in azioni proprie
“Standardizzare è già di per sé una sfida”: è questo il messaggio del responsabile di produzione del gruppo lodigiano degli imballaggi flessibili. Meles porta l’esempio di una parte del processo di accoppiamento dove, “nonostante la standardizzazione, non avevamo sempre un risultato perfetto: perciò abbiamo introdotto una nuova tecnologia”. E sulla personalizzazione in base alle esigenze del cliente: “Serve una collaborazione tecnica con i fornitori”
Il consigliere della piattaforma dell'innovazione di Roncade (TV) ha lasciato l'incarico "in contrasto con il prossimo aumento di capitale per un massimo di 15 mln". Miroglio, titolare del 9,11% della società, si era già opposto insieme ad altri soci di minoranza (per un 17% complessivo) all'Opa totalitaria lanciata da Donadon e Cgn Futuro di Braggion e finalizzata al delisting di H-Farm, impedendone il buon esito
Il gruppo fiorentino delle tecnologie laser per applicazioni mediche e industriali, ha firmato un accordo preliminare per cedere le quote di maggioranza di Cutlite Penta e Penta Laser Zhejiang alla Yangtze Optical Fibre & Cable (il cui socio di maggioranza relativa è Prysmian). L'operazione permetterà a El.En. di focalizzarsi sul settore medicale, mantenendo inizialmente una quota di minoranza nelle società cedute
Da una parte efficienza operativa, coerenza nella qualità e scalabilità. Dall’altra adattamento alle mutevoli esigenze del cliente, creazione di valore aggiunto e differenziazione. Due poli opposti, quasi antitetici, che i direttori operations sono sempre di più chiamati a far convivere: per esaltarne i punti di forza e smussarne i rischi. E rispondere così a un mercato sempre più difficile da prevedere
Nell’azienda dell’impiantistica per la produzione e il trasporto dell’energia la trasformazione digitale ha permesso “di diminuire i tempi di ordinazione e azzerare quelli di ricevimento”. E così i benefici sono estesi alla supply chain. Ma per Albanese prima vengono i processi: “Vanno efficientati, altrimenti si replicano in digitale i propri sprechi”
La storica azienda di pneumatici ha annunciato la chiusura di due impianti nell'ovest della Francia entro l'inizio del 2026. Colpiti più di 1.250 posti di lavoro. Michelin ha precisato che nei conti consolidati al 31 dicembre sarà incluso un onere straordinario di circa 330 mln per coprire i costi della doppia chiusura
Secondo il Vice President Supply Chain del distributore di materiale elettrico dietro a un processo di digitalizzazione ci sono “una catena di approvvigionamento e processi end-to-end già evoluti e che devono continuamente migliorare”. Ma perché ciò avvenga “bisogna sostenere le persone con percorsi di formazione”. E la riduzione degli sprechi può essere un trampolino di lancio per la sostenibilità
Maggiore efficienza, garanzia di qualità, riduzione degli sprechi, capacità di anticipare potenziali (e costosi) fermi: è questa la promessa che il digitale fa. Ma perché ciò avvenga serve un cambiamento profondo nei modelli operativi e di business. Solo così la digitalizzazione può diventare vera e propria trasformazione digitale. E i dati si trasformano in decisioni strategiche
Lo storico gruppo energetico di Udine, attivo da oltre un secolo nella gestione di servizi per privati e aziende nel Nordest, ha affidato la propria guida all'ex presidente di Shell Energy Italia. La famiglia Sartori manterrà il controllo attraverso la holding e le presidenze delle società operative
La società friulana dell’edilizia, controllata dalla multinazionale californiana Simpson Strong-Tie, ha incorporato la milanese Si.Cop Etanco. Un’operazione di fusione con cui il gruppo americano consolida la sua presenza in Europa. Fabrizio Tofoni è stato nominato ad della nuova branch. Mantenuti distinti i canali distributivi delle aziende
Per l’impresa attiva nel settore della lavorazione a freddo dei metalli i dati sono una questione di continuità aziendale: “Creiamo un sistema dove attingere alle nostre esperienze passate e così competenze ed esperienze sono a disposizione di tutti”. Ma la digitalizzazione è un mezzo, non il fine: “È un tassello della nostra evoluzione organizzativa avvenuta adottando la Teal Organization”
Parla il Digital & Lean Manager della multinazionale della refrigerazione: “Abbiamo ridotto del 90% il tempo di raccolta, analisi e messa a disposizione dei dati in un impianto. E ora ne tracciamo in maniera puntuale fermate, microfermate e perdite di velocità”. Le sfide? “È anche un costo che va ottimizzato. E dobbiamo gestire la complessità della limitata convergenza di strumenti e tecnologie che provengono da vari fornitori”
Per una trasformazione digitale significativa e duratura, le aziende devono pensare più ai cambiamenti nei prodotti e nei processi che a quelli in tecnologia. In realtà, afferma questo articolo dell’Harvard Business Review, molte di esse faticano a guardare al di là delle promesse allettanti fatte dalle nuove tecnologie, su cui finiscono per investire la maggior parte delle risorse. Per scongiurare questo rischio la digitalizzazione deve allora diventare sempre di più sinonimo di innovazione del modello di business. E perché questo avvenga serve una roadmap
La digitalizzazione delle fabbriche è diventata ormai una necessità per rimanere competitivi. Portarla a compimento significa intraprendere un percorso. Tra analisi, design, implementazione, verifica e standardizzazione, l’Account Relationship Leader di auxiell ci accompagna nelle fasi essenziali per migliorare i processi grazie ai dati
Il gruppo del lusso di San Giovanni in Marignano (RN) ha nominato la prima general manager. Già con una solida esperienza in diversi luxury brand tra cui Ferragamo, Valentino ed Etro, le competenze di Lamprecht “saranno cruciali - ha spiegato il presidente Massimo Ferretti - per guidare il marchio Alberta Ferretti in una nuova fase di crescita sotto la direzione creativa di Lorenzo Serafini”
Il gruppo modenese, produttore di Parmigiano Reggiano e salumi Dop e Igp, ha acquisito lo storico marchio parmigiano, che confluirà in Salumifici GranTerre. L'operazione darà vita a un colosso da 1,1 mld di ricavi, 2.500 dipendenti e 20 stabilimenti produttivi. Obiettivo 1,5 mld di fatturato entro 5 anni con espansione internazionale
Il colosso milanese della chimica per l'edilizia, che nel '23 ha superato i 3,5 mld di fatturato, ha inaugurato una nuova sede a Pudahuel, nella Regione Metropolitana di Santiago. Mapei porta così a 59 i Paesi in cui è presente. L'ad Squinzi: "In Cile un settore delle costruzioni in espansione"
Il ‘Mulino di Napoli’ è uno degli esempi di come tecnologia e automazione abbiano investito l’arte molitoria. Per farlo servono però “i partner giusti, per allineare le soluzioni presenti sul mercato alle nostre esigenze operative”. Tra Plc e Mes, il direttore tecnico di Mulino Caputo spiega come per essere efficace l’ automazione dei processi debba essere graduale. E sugli incentivi: “Non sono la bussola che ci orienta, ma una mappa che ci assicura di aver preso la direzione giusta”
Per il Business Developement Manager grazie all’introduzione di tre isole robotiche e un cobot l’azienda vicentina garantisce “tempi di lavorazione più certi e processi più efficaci del 35%, benché un po’ più lenti”. Queste soluzioni sono utili anche in chiave di attrattività e di promozione della parità “perché le persone vengono sgravate da sforzi fisici: così, anziché di operai, abbiamo bisogno di supervisori”
L’automazione rappresenta non solo un’opportunità di modernizzazione, ma anche una sfida. Per i direttori operations la partita si gioca sul versante organizzativo e di miglioramento dei processi. Ma il successo di questa transizione dipende anche dalla capacità di far viaggiare di pari passo innovazione tecnologica e sviluppo delle competenze delle persone. Lazzaro (Sytec): “I vantaggi sono già evidenti: controllare tempi e consumi e garantire costanza nella qualità”
Nella cantina di Franciacorta Monte Rossa è arrivato da qualche mese un robot che si muove in modo autonomo tra i filari di vite per trattarle, potarle, spollonare e togliere erbacce. “Opera 24/24 e così ci garantisce flessibilità nelle lavorazioni. Ma perché raggiunga la performance ideale servirà ancora qualche anno”, dice Rabotti. E, nel frattempo, occorrerà adeguare le competenze degli operatori e i processi. Sostituirà le persone? “Semmai le aiuta: già oggi non troviamo personale”
L’automazione è il motore principale della competitività e della flessibilità nelle industrie manifatturiere su larga scala. Ma, evidenzia in questo articolo il professore e divulgatore scientifico Bruno Siciliano, il nostro Paese come l’Europa sconta un ritardo su Usa e Asia in termini di It. Il gap da colmare riguarda la carenza di risorse computazionali adeguate, la difficoltà di accesso ai dati e pure la mancanza di strutture economiche (private e pubbliche) di dimensioni sufficienti
Roger Smith, Ceo di General Motors, le chiamava “fabbriche a luci spente”: stabilimenti che non hanno bisogno dell’illuminazione perché, al posto delle persone, ci sono i robot. Non c’è dubbio che l’industria si muoverà in questa direzione. Ma non basta per questo articolo dell’Harvard Business Review. La ‘fabbrica del futuro’ non sarà più efficiente perché avremo reso automatizzati i processi che oggi non lo sono. Sarà più efficiente perché avremo inventato processi e design completamente nuovi
Dall'industria automobilistica tedesca arriva un altro segnale della profonda crisi strutturale che sta attraversando il settore. Audi ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Bruxelles entro febbraio '25, mentre Volkswagen prepara un piano di ristrutturazione da 4 mld che prevede la chiusura di tre stabilimenti in Germania e tagli significativi al personale
Per il Chief Global Business & Operations Officer e Board Member dell’azienda bolognese l’automazione porta con sé uno shift nel ruolo delle persone “da operatori a supervisori”. In cambio “si guadagna in flessibilità e personalizzazione e si riducono tempi, costi e spazi, migliorando l’efficienza”. Ima si appoggia per l’85% a fornitori esterni per la produzione: “Dobbiamo accompagnare queste aziende, a volte piccolissime, in questo processo”
La società padovana, specializzata nella produzione di scarpe di alta gamma e controllata da Palladio Holding, ha rilevato Corrado Maretto e Dyva nella Riviera del Brenta. Con queste operazioni, Nice Footwear prevede di chiudere l'anno con un fatturato di 100 mln rispetto ai 50 mln del '23
La casa automobilistica di Stoccarda ha inaugurato a Kuppenheim un impianto pilota che recupera il 96% dei materiali dalle batterie esauste delle auto elettriche. L'investimento consentirà di produrre 50 mila moduli batteria l'anno, riducendo la dipendenza dalle materie prime rare
Il colosso emiliano delle pompe ad alta pressione rafforza così la sua presenza nel mercato sudamericano. Hidrover è specializzata nella produzione di cilindri idraulici, settore in cui Interpump è presente dal 2008, e conta di chiudere il '24 con 23 mln di fatturato. Il valore dell'operazione è di 17,5 mln
L'azienda di Altavilla Vicentina (VI), specializzata in prodotti per la prima infanzia, ha rilevato lo storico marchio britannico di passeggini pieghevoli. L'operazione mira a rafforzare la presenza internazionale di Inglesina, in particolare in Nord America, Nord Europa e Regno Unito
Mentre un’azienda si espande è normale che anche la propria complessità interna aumenti. Questa però va anticipata, identificata e risolta, se si vuole facilitare la scalabilità del business. È allora inevitabile, secondo quest'articolo dell'Harvard Business Review, porsi le domande corrette e stabilire le priorità con cui gestire operativamente nel quotidiano quella complessità
Per l’azienda lombarda delle resine gli ultimi anni hanno provocato delle tensioni nella catena di approvvigionamento delle materie prime. Per gestire le continue difficoltà, Sir ha investito sui rapporti con la filiera e con i clienti, garantendo, sia nelle soluzioni offerte che nelle operations, flessibilità. La quale “a volte conta più dell’ottimizzare i singoli processi”
Gestire i processi e le risorse “con un approccio quasi più da industria che da ristorante”: è così che Silvio Giannino ha interpretato il suo ruolo di Coo per il tristellato Da Vittorio. Tanto da concertarne la trasformazione digitale delle operazioni. Ma la sfida è anche quella di mantenere standard qualitativi omogenei con un gruppo di circa 1.000 dipendenti e servizi diversi: “Per questo abbiamo strutturato un'academy interna”
Nel mondo di oggi la complessità aumenta sempre: è l'effetto dell'evoluzione su basi competitive o cooperative delle organizzazioni (come delle specie viventi). Per sopravvivere dobbiamo imparare a navigare quella stessa complessità e, a volte, anche a crearla. Senza però mai perdere di vista che la semplicità è un valore
Gestire un evento come le Olimpiadi Milano-Cortina significa affrontare una montagna di variabili e di elementi di incertezza. Problemi analoghi hanno gli operations manager nel gestire le sfide che ogni giorno vengono poste alle aziende. Ecco perché può essere utile privilegiare la creazione di sistemi flessibili anziché l’ottimizzazione spinta dell’efficienza, sfruttando la tecnologia e l’innovazione
La holding d'investimento di Alessandro Benetton ha rilevato la maggioranza del gruppo veneto specializzato in sistemi per cucine professionali fondato poco più di trent'anni fa da Lauro Buoro. Con 55 mln di fatturato nel 2023, TheNiceKitchen punta ora all'espansione internazionale e alla digitalizzazione
L’azienda piacentina delle resistenze elettriche di potenza raggruppa oltre 25 società nel mondo. Alcune mantengono ancora il loro brand: “Una parte della complessità sta nel capire dove andare a intervenire e dove, invece, lasciare spazio di manovra”. E se “con l’andare avanti delle acquisizioni il processo è diventato un po’ più facile”, per Fornari aiutano a garantire la qualità anche “standard e normative internazionali”
Stefania Demetz, Head of Planning and Coordination di Milano-Cortina 2026, svela le sfide organizzative dei prossimi Giochi Invernali: “Dobbiamo combinare la tradizione e la competenza tecnica specifica dei territori con le modalità di progettazione olimpica”. Tra master schedule, sistemi di pianificazione, monitoraggio e previsione dei rischi, ecco come si orchestrano le Olimpiadi
L’ad dell’azienda comasca spiega il disegno dietro all’entrata in Stamperia Emme, Tintoria Comacina e Creazioni Digitali: “Creiamo sinergie, mettiamo a sistema competenze e know-how diversi e tuteliamo un territorio e la sua filiera produttiva”. E per affrontare le sfide geopolitiche attuali secondo Gentili “l’alta moda avrà sempre più bisogno di accorciare la filiera”
L'azienda torinese di ingegneria aerospaziale ha investito 25 mln nell'ex cartiera Burgo di San Mauro Torinese (TO). Dal nuovo sito produttivo usciranno fino a 50 satelliti all'anno. In arrivo 100 nuove assunzioni
L’azienda trevigiana di calzature outdoor ha di recente accentrato la produzione in Vietnam e abbandonato la Cina. A questo si potrebbe accompagnare la creazione di un magazzino in Asia (che si aggiungerebbe ai due in Italia e Usa) che il Coo sta valutando anche “in un’ottica di passaggio da una logica produttiva make to stock a una make to order”. E sui costi logistici via mare: “Altri due anni di prezzi ancora alti”
L'azienda vicentina, specializzata nella lavorazione della pelle, ha acquisito il controllo dell'impresa portoghese che produce rivestimenti per sedili e interni. Con questa operazione Gruppo Mastrotto punta a consolidare la sua posizione nel settore automotive di fascia alta
Non è vero che le disruption che hanno colpito le catene di approvvigionamento dal covid in poi stanno svanendo. I rischi, per questo articolo dell’Hardvard Business Review, stanno invece diventando sistemici. Ma affrontarli non può essere compito solo di operations e supply chain manager: la gestione della filiera deve diventare la priorità anche di Ceo e board. I quali hanno a disposizione almeno cinque strumenti
L’azienda udinese è specializzata nella lavorazione di teak birmano per gli yacht. Quando dopo il colpo di Stato in Myanmar le importazioni da questo Paese sono state sanzionate, ha spostato la sua catena di fornitura in India. Ora propone “un lavorato più finito ai clienti”. Comilegno ha poi cominciato a “distribuire anche un nuovo prodotto legnoso” e si è messa “alla ricerca di nuovi mercati di sbocco”
Firmata la joint venture tra il gruppo italiano della difesa e il gigante tedesco degli armamenti. Il 60% della produzione nel nostro Paese. Contratti dall'Esercito italiano per 23 mld entro il 2040
Il 90% della filiera dell’azienda torinese si trova in prossimità dei suoi stabilimenti. Questo le permette anche di “individuare e gestire subito le difficoltà”. Il Coo: “Andiamo lontano solo se qui non troviamo le tecnologie e le competenze”. Spea non è intenzionata a verticalizzare la filiera: “Quando i nostri fornitori lavorano con altri, il loro know-how si amplia e anche i nostri prodotti ne beneficiano”
Mentre i confini geografici dei mercati si allargano e il tempo a disposizione per gestire i processi si riduce, l’Ia gioca un ruolo sempre più cruciale nella connessione della rete di fornitura. L’evoluzione futura promette non solo un’ulteriore ottimizzazione, ma anche lo sviluppo di sistemi sempre più capaci di adattarsi a scenari complessi e di supply chain visibili e controllabili in real time
Reshoring, nearshoring, friendshoring: in un mondo sempre più polarizzato, la gestione dei rischi geopolitici è diventata una priorità assoluta per gli operations e i supply chain manager. Nell'instabilità, l'obiettivo diventa quello di bilanciare efficienza e flessibilità. Puntando sulla digitalizzazione, diversificando i fornitori, ma anche collaborando per creare filiere resilienti
La cooperativa di Bagnacavallo (RA), attiva nei settori alimentare, detergenza e cosmesi, ha investito 10 mln nell'operazione. Altri 5 mln sono stati impiegati per la realizzazione di una nuova linea di produzione. L'ad di Deco Industri Fabbrino: "Obiettivo 500 mln di ricavi entro il 2026"
Per l’azienda vicentina l’implementazione di nuove tecnologie deve avvenire con un “approccio graduale e strategico”. E se si vuole garantire una “trasformazione fluida ed efficace” gli ‘ingredienti’ sono tre: “Una visione ambiziosa, ma allo stesso tempo realizzabile, una corretta progettazione e delle persone con le competenze giuste per mettere tutto a terra”
Per l’Hse & Sustainability Director e il Coo dell’azienda alessandrina è importante “valutare attentamente gli impatti a lungo termine” delle scelte in fatto di decarbonizzazione ed elettrificazione. Metlac ha toccato con mano le complessità create dalle impasse burocratiche: “Rischiano di diventare un danno a tutto quello che un’azienda costruisce in termini di efficienza dei propri processi”
Se si parla di logistica, il tema delle operations si interseca con quello della gestione dei trasporti. L’azienda bolzanina ha messo su strada già sei Tir elettrici: prima, però, sono stati necessari “test, calcoli sull’affidabilità delle batterie e analisi topografiche delle percorrenze”, così da farli viaggiare su tratte brevi, ripetitive e ben presidiate da punti di ricarica. “L’elettrico è la tecnologia più scalabile. Ma i progetti richiedono ancora anni”
Lo scorso anno l’azienda siderurgica bresciana ha sostituito un forno a metano con una batteria di forni a induzione. Il cambiamento ha richiesto una stretta collaborazione con i fornitori per “personalizzare la tecnologia e potenziare l’infrastruttura elettrica”. Non solo: “Abbiamo agito per creare una funzione di coordinamento tra l’acciaieria e il laminatoio, così da sincronizzarli e ottimizzare i fermi”
Elettrificare le operations aziendali offre vantaggi come minori costi di manutenzione e, in alcuni casi, minori investimenti. Tuttavia, sottolinea questo report di McKinsey, la convenienza economica dipende ancora dai prezzi dell’elettricità e richiede un’espansione della capacità di generazione rinnovabile. Un primo step che le aziende potrebbero prendere in considerazione è allora quello dell’elettrificazione ‘flessibile’
I divari di prezzo che penalizzano le imprese energivore italiane rispetto a quelle europee restano significativi, pur se migliorati negli ultimi 15 anni. Nel realizzare la transizione l’imperativo è quello di trasferirne i benefici anche alle aziende. E il Rapporto Draghi ci ricorda (anche) questo: che gli strumenti per ridurre l’impatto del cambiamento climatico devono operativamente funzionare bene e non mettere a rischio la competitività
Nuove tecnologie e infrastrutture, macchinari innovativi, strategie inedite di approvvigionamento energetico, utilizzo dell'It. Per gestire i processi produttivi nel passaggio dalle fonti fossili all'elettrico i direttori operativi devono affrontare nuove e complesse sfide su diversi fronti. Per far sì che la transizione green non sia un problema, ma una grande opportunità per spingere sulla competitività
Il colosso minerario anglo-australiano ha rilevato la statunitense Arcadium Lithium, produttrice integrata di derivati chimici del litio. L'operazione, che dovrebbe concludersi entro metà 2025, proietta Rio Tinto tra i maggiori fornitori globali del metallo chiave per le batterie, in un mercato attualmente dominato da Cina, Cile e Australia
La società milanese leader nella distribuzione del gas in Italia acquista il rivale per 5,3 mld. L'operazione, che ha ricevuto l'ok da Cassa Depositi e Prestiti e che si concluderà nel 2025, darà vita al primo operatore europeo del settore con 3 mld di ricavi annui
Il colosso italo-francese dell'ottica ha investito circa 170 mln per entrare nel capitale della storica azienda giapponese di fotocamere e lenti. La mossa consolida una partnership ventennale e si inserisce in una strategia di espansione globale da parte di EssilorLuxottica
La società trevigiana, specializzata in tecnologie di automazione e imbottigliamento, ha rilevato l'azienda laziale Tecnomaco rafforzando la propria divisione Life Sciences. L'operazione porta il fatturato consolidato del gruppo a oltre 700 mln
L’Ia può certo migliorare l’efficienza delle aziende ottimizzando la gestione dei processi e delle risorse tramite decisioni basate su dati. Condizione imprescindibile perché ciò avvenga è che i dipendenti siano adeguatamente formati e coinvolti. Perché solo da un’adeguata integrazione tra le soluzioni tecnologiche e le risorse umane può scaturire un miglioramento continuo della qualità e del grado di flessibilità delle attività
L’Ia sta spingendo la trasformazione delle aziende: adesso ai processi che erano già ‘umanamente’ intelligenti si chiede di diventarlo ‘artificialmente’. Per guadagnare efficienza, per essere più snelle, per produrre di più: insomma, per non rimanere indietro. E se quasi due aziende su tre la utilizzano (ancora) solo per svolgere compiti di base, i casi di Vimar e Saipem confermano che qualcosa si muove anche in ambito operativo
Anche l’azienda di Rosà (VI) ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dell’Intelligenza Artificiale. “Un percorso lungo, per noi come per tutta la manifattura italiana”, dice il plant manager Riccardo Meneghini. Che sull’applicazione dell’Ia in ambito operations spiega: “La prima che vogliamo mettere a terra ci permetterà di correlare i dati in nostro possesso con variabili esogene del mercato e avere così uno strumento rapido per correggere la rotta nei momenti critici”
Tramontata l’idea che l’Ia sia una sorta di ‘bacchetta magica’, le aziende si sono rese conto quanto il suo impiego non sia immediato. Lo scoglio, in ambito operations, deriva dalla base dati da dare in pasto all’Ia: “Raccogliere ed elaborare le informazioni in modo coerente è la premessa fondamentale per utilizzarla in modo aderente ai propri bisogni”
Da questa settimana scioperano i lavoratori di 14 porti americani. I sindacati, che sottolineano le preoccupazioni sulla sempre maggiore automazione delle operazioni, stanno chiedendo un aumento salariale del 77% in sei anni. Le proteste minacciano le catene di approvvigionamento globali e l'impatto economico potrebbe costare fino a 5 mld di dollari al giorno
Il colosso bergamasco degli impianti frenanti ha ceduto 56 mln di azioni (per un valore di quasi 300 mln) dell’azienda milanese degli pneumatici. L'operazione è stata condotta attraverso un accelerated bookbuilding e farebbe così sfumare l'ipotesi di una fusione tra le due società in un unico polo italiano della componentistica
Le risorse stanziate dalla tech company di Rendmond (Washington) saranno spalmate sui prossimi due anni. L'investimento, spiega in una nota Microsoft, è finalizzato a potenziare l'infrastruttura per l’Intelligenza Artificiale e la capacità cloud del Paese
Il leader biofarmaceutico ha inaugurato un nuovo centro dedicato allo sviluppo di anticorpi monoclonali, enzimi e altre proteine complesse. Dei 380 mln investiti, 120 mln sono destinati alle infrastrutture e 260 mln verranno spesi nel lungo termine per materiali, tecnologie innovative e formazione. In arrivo nuovi 200 posti di lavoro
La capacità dell’Ia di aumentare il valore dei dati trasformerà radicalmente le leve economiche da cui dipendono molte aziende. Ma la sua espansione richiederà sempre di più alle aziende di attrezzarsi contro rischi crescenti legati alla privacy e ai bias dei modelli. L’invito dell’articolo, tratto dall’Harvard Business Review è quello di iniziare subito: “Perché il tempo non è più nostro amico nell’era dell’Ia”
Per il Gruppo dei sistemi di accumulo l’approccio all’implementazione di questa tecnologia è stato graduale ed è partito dalla formazione del personale per arrivare all’integrazione strategica di competenze esterne. Con l’acquisizione di una società di machine learning, Energy ha così accresciuto anche le proprie capacità operative
L’azienda friulana ha messo piede nel mondo dell’Ia già nel 2001. Per il Ceo Liani il ritorno sull’investimento si misura “nel tempo risparmiato, la minimizzazione del falso scarso e delle non conformità”. E ora con i digital twin Video Systems è in grado di “simulare, con una corrispondenza superiore al 98%, come i nostri macchinari opereranno prima di consegnarli al cliente”
Per il responsabile di produzione e il Business Innovation Manager, per contrastare le difficoltà create dalla carenza di manodopera la parola chiave è pianificare. Un concetto che vale per la gestione quotidianità dei processi, ma anche quando le nuove risorse (spesso non completamente formate) si trovano: “Affinché si integrino nei processi aziendali è imprescindibile pianificare la loro attività quotidiana e gli step che devono perseguire”
In un periodo di difficoltà a trovare talenti, per garantire i propri standard la multinazionale dei compound di polipropilene ha elaborato un modello ‘a matrice’: “Nei nuovi stabilimenti replichiamo il layout impiantistico dell’headquarter ed esportiamo negli stabilimenti esteri le nostre procedure ottimizzate”. Anche le risorse umane maturano competenze nella sede centrale per poi trasferirle alle altre sedi
Le difficoltà che le aziende incontrano nel trovare i talenti mettono sempre più spesso sotto pressione i reparti esistenti. E così, racconta un articolo dell’Harvard Business Review, per quelle squadre che lavorano con un equipaggio sempre più ridotto all’osso è giunto il momento di implementare nuove soluzioni: migliorare i processi, dare priorità a clienti e prodotti core e semplificare le task dei dipendenti
Nel ginepraio del mercato del lavoro odierno gli operations manager si trovano davanti a un’equazione impossibile: coniugare la crescita aziendale con la difficoltà a trovare talenti. Così sono chiamati a riorganizzare i propri team e a prevedere attività di formazione per sopperire alla carenza. Ma anche la tecnologia può venire in loro aiuto per ottimizzare l’impiego del personale
Grazie all’utilizzo spinto di tecnologie data driven, quest’anno l’azienda degli orti verticali “ha triplicato i volumi prodotti, pur con un numero di dipendenti stabile”. Raccogliendo sempre più dati, tramite il machine learning Planet Farms riesce “via via a efficientare tutti gli aspetti della produzione”. Questo perché, dice il suo co-founder e co-Ceo, “la tecnologia è scalabile, mentre la forza lavoro no”
L'azienda avicola di Cingoli (MC) lancia una nuova linea di prodotti che unisce proteine animali e vegetali in parti uguali. Una mossa che punta a intercettare la crescente domanda di alternative alla carne tradizionale e i cosiddetti 'flexitariani', in un mercato italiano degli alimenti plant-based in forte espansione
La società italiana di consulenza Ict e cybersecurity con sede a Milano viene acquisita dal gruppo francese controllato dal fondo Carlyle. L'operazione crea un player da 1.200 dipendenti in 10 Paesi che potrà contare su una presenza radicata in Europa meridionale e nelle Americhe
Il gruppo transalpino di forniture per ufficio e imballaggi consolida la sua presenza in Italia con un nuovo centro di distribuzione. L'hub da 45 mila metri quadri servirà le controllate Mondoffice e Raja Italia, puntando su automazione e sostenibilità
Il colosso trevigiano dei materiali da costruzione da 700 mln di fatturato nel '23, ha acquisito il 70% dell'azienda veneziana specializzata in manufatti in calcestruzzo. L'operazione prevede il passaggio del rimanente 30% delle quote entro i prossimi cinque anni. IlCev si unisce così alle altre realtà presenti nel Gruppo Grigolin, come Veneta Prefabbricati, Magnetti Building e TesiSystem
Per il direttore operativo dell’azienda bergamasca che progetta e realizza sistemi di videosorveglianza e di sicurezza la dematerializzazione delle operations ha un valore duplice: “Richiede know-how difficili da trovare, ma ci permette di prevenire evenutali bug già in fase di produzione e di intervenire anche dove non arriviamo fisicamente”. E così facendo Comelit ha introdotto nuove funzioni aziendali, come un team dedicato a testare il funzionamento dei software dell'azienda e "la loro compatibilità con i diversi dispositivi su cui applicarli"
Nell’era dell’Intelligenza Artificiale e della crescente difficoltà di trovare collaboratori servono nuovi leader ‘smart’ e ‘saggi’. Capaci di prendere decisioni olistiche, applicare soluzioni operative nuove e convincere anche chi è refrattario ad adottarle. Questa nuova leadership richiede una comprensione profonda dei processi decisionali e la capacità di bilanciare tecnologia e fattore umano
Il colosso statunitense dei chip ha rinviato di due anni i progetti per i nuovi stabilimenti in Europa. L'azienda aveva pianificato un investimento di 30 mld sui quali il governo tedesco aveva promesso sussidi per 9,9 mld. Intel ha poi annunciato 15.000 tagli di posti di lavoro. Confermati invece gli investimenti negli Stati Uniti
Nei primi sei mesi il mercato delle fusioni e acquisizioni in Italia ha visto operazioni per 46,5 mld, con un balzo del +145% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Cresce il ruolo dei Private Equity, che hanno partecipato a deal per circa 28,2 mld. Nel semestre, sono state 680 le operazioni e a fine anno il numero dovrebbe attestarsi tra le 1.200-1.300: lo scorso anno erano state 1.210 e nel '22 (anno migliore sia a valore che per quantità di deal) 1.301
Il Chief operating officer dell’azienda veneziana di vernici sottolinea l'importanza di un'attenta gestione del processo di integrazione dopo un'acquisizione: "Lato operations bisogna avere chiari i punti di forza dell’azienda acquisita per non banalizzarli, appiattirli o standardizzarli ed evitare la personalizzazione del cambiamento”. Altrimenti il rischio è che “persone chiave dell’azienda acquisita possano andarsene”. E se poi si va all’estero va prestata massima attenzione all’aspetto culturale, “spesso invece sottovalutato”
La necessità da parte delle aziende manifatturiere italiane di crescere le spinge spesso ad acquisire. E così l’M&A diventa un catalizzatore per il rafforzamento competitivo e l’innovazione. Un ‘boost’ che può funzionare solo se la visione viene messa a terra in modo corretto: ecco che allora gli operations manager diventano protagonisti dell’integrazione operativa, dell’ottimizzazione dei processi, coinvolti magari anche nella due diligence e nella gestione del cambiamento
Per il Global Supply Chain & Procurement Director dell'azienda milanese dei principi attivi per l'industria farmaceutica l'M&A rappresenta un “processo bilaterale di crescita, in cui anche noi impariamo dalle aziende che entrano a far parte della nostra rete”. La strategia produttiva di Olon, infatti, prevede “un sistema multicentrico in cui la risposta alla domanda del mercato arriva da stabilimenti diversi”. Le acquisizioni, allora, diventano un modo per dotarsi di “spazi, tecnologie e livelli di produzioni complementari ai nostri”
Per il direttore generale dell’operatore bresciano delle Tlc, a monte di un’acquisizione “è imprescindibile stendere un progetto”, per poi “darsi dei tempi e verificarli”. Il business plan rendendo noti a tutto il management gli step dell’integrazione “diventa uno strumento di coinvolgimento e di condivisione”. Ed è poi sempre sulla sua base che vengono stabiliti i Kpi per monitorare l’efficacia dell’integrazione
L'azienda padovana, attiva dal 1888 nella produzione e commercializzazione di carne, ha annunciato la dismissione di tutte le attività legate a questo settore. Ora il focus è esclusivamente sullo sviluppo del marchio del vegetale Kioene. Che nel ‘24 punta a chiudere a 65 mln (+22% sul ‘23) e a crescere nei mercati europei
Per il Group Industrial Strategy Leader di Biesse l'errore più comune che si può commettere in un processo di integrazione è quello di essere troppo precipitosi e fare "passaggi che, magari, chi sta dall’altra parte non è ancora pronto ad accogliere". Per questo si può partire da piccoli interventi mirati "che non stravolgono la modalità operativa: fare così dà alle persone dell'azienda acquisita il segnale di come l’integrazione, nel suo complesso, sia possibile”
Pubblichiamo in italiano la sintesi di uno studio realizzato dal Bostron Consulting Group. Il report esplora i fattori chiave per il successo delle operazioni di M&A tra cui l'importanza della pianificazione strategica e e dello sviluppo delle sinergie, l'esperienza e il tempismo. Ma anche come spesso ai mega-deal siano da preferire piccole acquisizioni
All'indomani dell'acquisizione del 14,6% dei whisky Capevin il gruppo milanese degli alcolici ha annunciato le dimissioni del Ceo. Fantacchiotti era in carica da cinque mesi e lascia ufficialmente "per motivi personali". Nominati due co-Ceo ad interim
Il gruppo veneto di abbigliamento ha implementato un software prototipale basato sull'Intelligenza Artificiale per ottimizzare la creazione di contenuti sul proprio sito di vendite online. Il progetto, frutto di una collaborazione con il Politecnico di Bari, si inserisce in un piano di investimenti più ampio per l'innovazione tecnologica nel settore
L'azienda padovana dei sistemi avicoli ha costituito una joint venture con l'imprenditore cinese Mr Wang per la creazione di Facco Technology Hebei. La nuova controllata produrrà impianti avicoli chiavi in mano per il mercato asiatico e non solo. Il presidente Finco: "Un cambio di modalità nella nostra presenza in Cina"
Pubblichiamo in italiano la sintesi di un brillante articolo apparso sull’Harvard Business Review. A seguito della pandemia scoppiata nel 2020 e delle crisi geopolitiche che si sono succedute negli ultimi anni, è diventato evidente come le aziende che vogliono essere più agili e resilienti debbano migliorare la propria gestione dell’approvvigionamento. Un aiuto arriva dal machine learning, che tramite l’Ia riesce a sostituire il tipico processo di pianificazione in due fasi con uno a un’unica fase
Per il direttore operations l’introduzione di un magazzino automatico in azienda per ottimizzare logistica e produzione dopo la pandemia “ci ha dato la spinta per crescere, che, a sua volta, ci ha permesso di impegnarci sul versante della sostenibilità. E ora questo passaggio continua a proporci nuovi stimoli”. Tanto che Tecnosystemi ha scoperto di poter trasformare i propri scarti in materia prima seconda. “Le macchine lasciano a casa le persone? Qui è il contrario: con il magazzino automatico abbiamo introdotto figure che prima non c’erano”
Il colosso di Cupertino ha presentato qualche giorno fa gli AirPods Pro 2, in grado di trasformarsi in dispositivi per l'udito. Oggi l’ok della Fda statunitense. Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni uditive con sede a Milano, ha subito registrato un calo in Borsa all'indomani dell'annuncio. Per gli analisti la concorrenza di Apple "potrebbe aiutare a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica”
Per l’operations manager dell’azienda vicentina delle leghe e delle soluzioni galvaniche il magazzino flessibile ideale “deve garantire continuità, qualità e competitività del servizio”. “Con il covid e le seguenti disruption tanti piccoli fornitori locali sono scomparsi. Perciò abbiamo ridisegnato le nostre catene di approvvigionamento, rinegoziato accordi strategici e messo in campo canali ridondanti di fornitura”
Per i due operations manager dell’azienda reggiana (rispettivamente per il plant americano e per quello cinese) nelle situazioni di crisi è fondamentale anche dialogare costantemente con clienti e fornitori e, dice Bondi, “creare con questi ultimi delle partnership”. Gargiulo: “Ora la ‘nuova normalità’ ha richiesto l’adozione di strumenti sempre più digitali per gestire e supportare da remoto le operazioni”
Zanatta è stato l'artefice della trasfomazione avvenuta nelle operations dell'azienda padovana di imbottiti. “Più della metà delle lavorazioni avviene internamente e ci appoggiamo a terzisti per prodotti a bassa rotazione o che non fanno parte del core business. Nei periodi di carico commissioniamo fuori e in quelli di calo riportiamo all’interno: questa è quella che chiamo fisarmonica produttiva". Lato fornitura e logistica, “acquistiamo in un raggio di 50 km e abbiamo creato reti di triangolazioni tra fornitori e terzisti per ridurre tempi e distanze di percorrenza”
C’era una volta una gestione del magazzino che prevedeva livelli di stock molto bassi e approvvigionamenti frequenti e in piccoli lotti per consentire una produzione just-in-time. Le disruption che si sono susseguite dal covid in poi hanno però chiesto un ripensamento questo modello. Per battere l’incertezza, gli operations manager hanno riorganizzato catene di fornitura, internalizzato o, altre volte, esternalizzato. Magari ragionando anche in ottica sostenibile
La holding novarese diversifica il portafoglio rilevando l'azienda modenese della produzione conto terzi di farmaci e dispositivi medici oftalmici. Un'operazione da circa 200 mln che segna l'ingresso del gruppo nel settore farmaceutico
L'azienda milanese specializzata nello sviluppo di app mobili ha confermato un drastico piano di licenziamenti per WeTransfer, la piattaforma di file sharing acquisita a luglio. Il Ceo Ferrari: "Decisione dolorosa, ma necessaria per il successo a lungo termine"
All’indomani delle crisi che si sono susseguite dal '20 sembra essersi indebolito il mito del libero scambio. Ora le imprese o i Paesi, di fronte al dilemma del ‘make or buy’, cominciano a pensare sia meglio fare, magari a prezzi più alti, che comprare, magari a prezzi più bassi. Tanto che anche dal Rapporto Draghi emerge la necessità di ridefinire le catene di forniture per trovare un nuovo equilibrio tra ciò che compriamo dall’estero e ciò che vendiamo all’estero
La società internazionale d’investimento Intermediate Capital Group sarebbe in pole per rilevare il Gruppo veneto dei centri ottici. Uno scenario che preluderebbe all'unione di Demenego con Vision Group (controllata di Icg). L'operazione dovrebbe entrare nel vivo a fine settembre
La casa svedese abbandona l'obiettivo di produrre solo auto elettriche entro il 2030, mentre il colosso tedesco non esclude chiusure di stabilimenti e licenziamenti. E così le difficoltà del settore automotive nella corsa verso l'elettrificazione si fanno sempre più evidenti, tra calo della domanda e costi elevati
Il mondo operations è spesso sconosciuto, nonostante la sua crescente importanza strategica nelle aziende più competitive. Per valorizzarlo, lanciamo un settimanale gratuito dedicato a questo tema: uno strumento utile a imprenditori e professionisti del settore, per favorire il confronto. Perché è solo così che si possono trovare ispirazione e motivazione per migliorare continuamente
Il colosso dolciario di Alba lancia una versione senza lattosio della sua iconica crema spalmabile. L'obiettivo è conquistare nuovi segmenti di mercato, puntando su intolleranti e consumatori attenti alla sostenibilità
Il gruppo genovese, specializzato nella gestione e valorizzazione dei rifiuti, ha completato questa settimana l'incorporazione della storica azienda emiliana. L'operazione rafforza la presenza di ReLife in Emilia-Romagna e porta oltre il milione le tonnellate di rifiuti gestiti annualmente
Per il direttore operativo Giovanni Pretolani è importante che chi presiede o amministra un’azienda renda partecipe della strategia l’operations manager. Solo così quest’ultimo può essere efficace nel dare il proprio contributo. E far fare il salto di qualità all’impresa. “Ma troppo spesso le Pmi italiane non sono ‘introspettive’: solo quelle che compiono un’analisi preliminare su loro stesse possono affidare a un direttore operativo il coordinamento delle loro funzioni così che questi migliori l’ingranaggio aziendale”
Marco Pellesi è uno dei tre amministratori delegati dell’azienda reggiana di magazzini verticali ed è anche uno dei tre operations manager: “Sono il filo diretto tra un punto di vista più generale e direttivo e uno più particolare e legato alle mansioni quotidiane”. Conoscendo obiettivi e strategie, per Pellesi, “viene molto più facile gestire tutto ciò che sta a valle”. E anche le acquisizioni
Il Plant Operations Manager dell’azienda pugliese del food “una forte sintonia tra i due ruoli si traduce in migliore capacità di affrontare le sfide e maggiori agilità e soddisfazione dei dipendenti”. E nel futuro di questa relazione non è da sottovalutare il ruolo dell’automazione: “Gli operations manager saranno più liberi di concentrarsi su compiti più strategici e creativi”
L’operatività non è limitata alla trasformazione materiale o digitale degli input produttivi ma investe i rapporti con tutti gli stakeholder. Non è l’appendice finale della strategia ma è sua parte costitutiva. Perché le supply chain globali reclamano una gestione attiva e non semplicemente adattiva
Per Nicola Michelon, Ceo dell’azienda padovana dei forni professionali, la carta vincente è stata quella di puntare sulla crescita interna delle risorse: “Molto di rado abbiamo assunto professionalità esterne dal middle management in su”. Una strategia che “garantisce competenze specifiche più elevate e crea un’identità più forte”, anche quando si parla di Coo e operations manager
Sapere dove si vuole andare è imprescindibile per continuare a crescere. In particolare, secondo Paolo Soprano lo è “per chi gestisce le operations, dato che è il punto di partenza per qualsiasi considerazione”. Soprattutto in un mondo industriale che si muove sempre di più verso l’integrazione della catena di valore: “In un’Italia chiamata a investire sulla fase del make per rimanere competitiva, il contributo dell’operations manager nel proporre integrazioni a fianco o verticali aumenterà di importanza”
Pubblichiamo in italiano la sintesi di un brillante articolo apparso sull’Harvard Business Review, che esplora il ruolo del Coo, giungendo alla conclusione che non se ne può definire il ruolo se non il relazione al Ceo con cui lavora. Parte dalla separazione del 2000 tra Larry Ellison, Ceo di Oracle, e il Coo Ray Lane per esplorare sette ruoli distinti dei Coo, tra cui esecutore, agente del cambiamento, mentore e erede apparente. E per tracciare i contorni di un ruolo fondamentale in azienda e spesso frainteso proprio per la sua varietà
Il ruolo dell’operations manager sembra a volte sfuggente, perché il suo perimetro può cambiare (e cambia) da impresa a impresa. Una cosa è però certa: perché sia efficace dev’essere in sintonia con l’amministratore delegato (o forse è l’ad a dover essere in sintonia con lui). Ecco i casi in cui il rapporto funziona e i risultati che ne sono conseguiti
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