Il colosso di Vevey, leader mondiale nel settore food & beverage con oltre 67 mld di franchi di fatturato, ha annunciato una riorganizzazione strategica che prevede lo spin-off della divisione acque minerali dal '25. Il nuovo piano industriale punta a risparmi per 2,5 mld di franchi entro il '27
Il colosso di Meduno (PN) delle pizze surgelate di alta qualità ha inaugurato un impianto produttivo da 7 mila metri quadri nell'Illinois in grado di sfornare fino a 30 mln di prodotti l'anno. L'azienda punta ai 78 mln di ricavi negli Usa nel 2025 e ai 200 mln a regime. L’ad: "Producendo in America possiamo servire al meglio un mercato strategico”
Il gruppo internazionale di servizi B2b, con sede a Milano, ha rilevato l’azienda alessandrina dei prefabbricati. L'operazione, perfezionata dalla divisione Rental Service, si inserisce nel piano di sviluppo triennale. Non è stato reso noto il valore dell’operazione, che segue di alcune settimane l'acquisizione della spagnola Ams
In un contesto geopolitico già teso da anni, il gruppo bergamasco ha “rafforzato la capacità produttiva locale in Stati Uniti e Cina” e “ampliato le relazioni con partner in aree meno esposte a tensioni”. Persico Group sta inoltre “diversificando le aree di business per ridurre la dipendenza da un singolo settore o mercato geografico”. E sull’approvvigionamento: “Investiamo in tecnologie digitali e abbiamo identificato fornitori alternativi in regioni meno esposte a rischi geopolitici”
Una delle prime iniziative del rieletto Trump sarà l’aumento dei dazi verso i prodotti di altri Paesi, cinesi in primo luogo, ma anche europei. L’Ue potrebbe trovarsi nella posizione più difficile, anche per la dipendenza dagli Stati Uniti per gas e petrolio. Per non soccombere, allora, dovrà favorire la domanda interna e ridurre la dipendenza dagli Usa. E quindi investire sulla competitività delle imprese e sui consumi dei cittadini
Per il direttore operativo dell’azienda bergamasca dei lubrificanti nel contesto attuale “arrivano informazioni a volte discordanti sulla disponibilità di materie prime”. In termini di gestione della produzione, ciò ha generato delle inefficienze e ha costretto Bellini a far fronte a sbalzi di produzione: “Ma abbiamo reagito investendo sul nostro plant: ora siamo più flessibili e possiamo realizzare lotti il 45% più grandi”
Come regionalizzare la produzione? Dove è più sicuro spostare fabbriche labor-intensive? Che ruolo hanno spedizione e logistica nelle catene di fornitura? Rispondere a queste e altre domande può aiutare le aziende occidentali ad affrontare questa nuova era di ‘globalizzazione vulnerabile’, stando a questo articolo dell’Harvard Business Review. Che avverte: mantenere la presenza in Cina resterà fondamentale
Diversificare i fornitori, cercare partner in nuovi Paesi, internalizzare processi produttivi critici. E poi digitalizzare i flussi operativi, ridisegnare la logistica e investire per accorciare la distanza con i mercati statunitensi e cinesi. Sono tanti i modi in cui i direttori operations stanno ripensando i processi, ma l’obiettivo è uno solo: rimanere competitivi grazie alla loro flessibilità, nonostante l’instabilità generata dalle tensioni tra Bruxelles, Washington e Pechino
La holding d'investimento partecipata anche da Exor acquisisce una quota di minoranza nell'azienda lombarda leader nella produzione di imbarcazioni pneumatiche di lusso. L'attuale presidente Matteo Magni, che mantiene il controllo di Sacs Tecnorib con oltre il 50%, assume anche la carica di Ceo
Per l’operations manager dell’azienda vicentina delle macchine agricole e industriali la risposta a un blocco commerciale che si chiude è l’apertura verso nuovi mercati. Faresin Industries sta comunque valutando “anche un ingresso più stabile nel mercato Usa nel breve-medio termine”. E sulle regole dell’Ue sull’alimentazione dei motori: “Dovremo ridisegnare la nostra produzione coinvolgendo anche fornitori e investendo in nuove competenze tecniche”
L’azienda aretina dell’elettronica embedded sta valutando di dotarsi di una struttura produttiva negli Stati Uniti, che replicherebbe la matrice operativa italiana già ‘esportata’ nella sede cinese. Per il Ceo Mauri, infatti, “le aziende dovranno sempre di più coprire con infrastrutture industriali le tre macroaree Ue, Usa e Cina”. E sullo sviluppo o il potenziamento di nuovi mercati: “Valuteremo, ora è troppo presto”
Il gruppo aretino di galvanica, settore ampiamente artigianale, ha investito sull’industrializzazione dei propri processi e su impianti automatizzati che coprono lavorazioni ripetitive. Oggi la sfida in più è “coniugare quantità, qualità sempre più alta e prezzi competitivi”. Ma il Quality Manager Ensoli e l’Operations Director Malatesta concordano: “Bisogna efficientare, investire in tecnologia e formare le persone”
In un mercato sempre più competitivo, l’attenzione alle esigenze del cliente e la personalizzazione del prodotto sono cruciali. L’analisi dei dati e tecnologie come l’Intelligenza Artificiale possono aiutare a interpretare le tendenze e guidare le scelte produttive. Chiedere a Nike per credere
Il colosso di Seattle, leader mondiale dell'e-commerce, si prepara a lanciare una nuova generazione di processori per l'Intelligenza Artificiale. I chip nascono dalla collaborazione tra la divisione cloud Aws e la controllata Annapurna Labs, acquisita nel 2015 per 350 mln di dollari. L'obiettivo è ridurre la dipendenza da Nvidia e abbattere i costi del 40%
Spiega il responsabile del plant vicentino dell’azienda che realizza libri: “Elaboriamo disposizioni operative, ossia metodi di lavoro che abbracciano tutto il processo produttivo. È un’academy interna che si occupa di questo come dell’altro importante passaggio: trasmetterle”. Importante la gestione delle non conformità: “Le segnaliamo con dei report per trovare subito dei correttivi, così da non compromettere né l’efficacia dell’industrializzazione né la qualità”
Catene di approvvigionamento imprevedibili e costi delle materie prime non ancora del tutto calati rendono sempre più difficile mantenere standard costanti dei prodotti e, nel contempo, adeguati livelli di marginalità che consentano di seguire più da vicino le esigenze dei singoli clienti. Ecco che allora, secondo questo articolo dell’Harvard Business Review, l’assist per tenere sotto controllo questi parametri può arrivare dall’introduzione di software
L’azienda udinese produce le bombole utilizzate, per esempio, dai pompieri nei loro interventi: “Rispettare gli standard è la condizione sine qua non per vendere”. Il fattore differenziante, allora, si basa sul farne di più leggere: “Il nostro R&D è sempre all’opera per migliorare processi e prodotto. Un esempio? Abbiamo potenziato l’area test e ora sono i fornitori a venire da noi per collaudare le loro materie prime. E questo ci dà un vantaggio sui competitor”
La società milanese, specializzata in soluzioni software e servizi di trasformazione digitale, e il fondo meneghino Hat Technology Fund 5 hanno rilevato rispettivamente l’84,1% e il 15,9% di Webgenesys, azienda romana che opera come digital enabler per la Pa. Il closing di Txt, previsto entro fine 2024, ammonta a 53 mln, di cui 15,7 mln in azioni proprie
“Standardizzare è già di per sé una sfida”: è questo il messaggio del responsabile di produzione del gruppo lodigiano degli imballaggi flessibili. Meles porta l’esempio di una parte del processo di accoppiamento dove, “nonostante la standardizzazione, non avevamo sempre un risultato perfetto: perciò abbiamo introdotto una nuova tecnologia”. E sulla personalizzazione in base alle esigenze del cliente: “Serve una collaborazione tecnica con i fornitori”
Il consigliere della piattaforma dell'innovazione di Roncade (TV) ha lasciato l'incarico "in contrasto con il prossimo aumento di capitale per un massimo di 15 mln". Miroglio, titolare del 9,11% della società, si era già opposto insieme ad altri soci di minoranza (per un 17% complessivo) all'Opa totalitaria lanciata da Donadon e Cgn Futuro di Braggion e finalizzata al delisting di H-Farm, impedendone il buon esito
Il gruppo fiorentino delle tecnologie laser per applicazioni mediche e industriali, ha firmato un accordo preliminare per cedere le quote di maggioranza di Cutlite Penta e Penta Laser Zhejiang alla Yangtze Optical Fibre & Cable (il cui socio di maggioranza relativa è Prysmian). L'operazione permetterà a El.En. di focalizzarsi sul settore medicale, mantenendo inizialmente una quota di minoranza nelle società cedute
Da una parte efficienza operativa, coerenza nella qualità e scalabilità. Dall’altra adattamento alle mutevoli esigenze del cliente, creazione di valore aggiunto e differenziazione. Due poli opposti, quasi antitetici, che i direttori operations sono sempre di più chiamati a far convivere: per esaltarne i punti di forza e smussarne i rischi. E rispondere così a un mercato sempre più difficile da prevedere
Nell’azienda dell’impiantistica per la produzione e il trasporto dell’energia la trasformazione digitale ha permesso “di diminuire i tempi di ordinazione e azzerare quelli di ricevimento”. E così i benefici sono estesi alla supply chain. Ma per Albanese prima vengono i processi: “Vanno efficientati, altrimenti si replicano in digitale i propri sprechi”
La storica azienda di pneumatici ha annunciato la chiusura di due impianti nell'ovest della Francia entro l'inizio del 2026. Colpiti più di 1.250 posti di lavoro. Michelin ha precisato che nei conti consolidati al 31 dicembre sarà incluso un onere straordinario di circa 330 mln per coprire i costi della doppia chiusura
Secondo il Vice President Supply Chain del distributore di materiale elettrico dietro a un processo di digitalizzazione ci sono “una catena di approvvigionamento e processi end-to-end già evoluti e che devono continuamente migliorare”. Ma perché ciò avvenga “bisogna sostenere le persone con percorsi di formazione”. E la riduzione degli sprechi può essere un trampolino di lancio per la sostenibilità
Maggiore efficienza, garanzia di qualità, riduzione degli sprechi, capacità di anticipare potenziali (e costosi) fermi: è questa la promessa che il digitale fa. Ma perché ciò avvenga serve un cambiamento profondo nei modelli operativi e di business. Solo così la digitalizzazione può diventare vera e propria trasformazione digitale. E i dati si trasformano in decisioni strategiche
Lo storico gruppo energetico di Udine, attivo da oltre un secolo nella gestione di servizi per privati e aziende nel Nordest, ha affidato la propria guida all'ex presidente di Shell Energy Italia. La famiglia Sartori manterrà il controllo attraverso la holding e le presidenze delle società operative
La società friulana dell’edilizia, controllata dalla multinazionale californiana Simpson Strong-Tie, ha incorporato la milanese Si.Cop Etanco. Un’operazione di fusione con cui il gruppo americano consolida la sua presenza in Europa. Fabrizio Tofoni è stato nominato ad della nuova branch. Mantenuti distinti i canali distributivi delle aziende
Per l’impresa attiva nel settore della lavorazione a freddo dei metalli i dati sono una questione di continuità aziendale: “Creiamo un sistema dove attingere alle nostre esperienze passate e così competenze ed esperienze sono a disposizione di tutti”. Ma la digitalizzazione è un mezzo, non il fine: “È un tassello della nostra evoluzione organizzativa avvenuta adottando la Teal Organization”
Per una trasformazione digitale significativa e duratura, le aziende devono pensare più ai cambiamenti nei prodotti e nei processi che a quelli in tecnologia. In realtà, afferma questo articolo dell’Harvard Business Review, molte di esse faticano a guardare al di là delle promesse allettanti fatte dalle nuove tecnologie, su cui finiscono per investire la maggior parte delle risorse. Per scongiurare questo rischio la digitalizzazione deve allora diventare sempre di più sinonimo di innovazione del modello di business. E perché questo avvenga serve una roadmap
La digitalizzazione delle fabbriche è diventata ormai una necessità per rimanere competitivi. Portarla a compimento significa intraprendere un percorso. Tra analisi, design, implementazione, verifica e standardizzazione, l’Account Relationship Leader di auxiell ci accompagna nelle fasi essenziali per migliorare i processi grazie ai dati
Il gruppo del lusso di San Giovanni in Marignano (RN) ha nominato la prima general manager. Già con una solida esperienza in diversi luxury brand tra cui Ferragamo, Valentino ed Etro, le competenze di Lamprecht “saranno cruciali - ha spiegato il presidente Massimo Ferretti - per guidare il marchio Alberta Ferretti in una nuova fase di crescita sotto la direzione creativa di Lorenzo Serafini”
Il gruppo modenese, produttore di Parmigiano Reggiano e salumi Dop e Igp, ha acquisito lo storico marchio parmigiano, che confluirà in Salumifici GranTerre. L'operazione darà vita a un colosso da 1,1 mld di ricavi, 2.500 dipendenti e 20 stabilimenti produttivi. Obiettivo 1,5 mld di fatturato entro 5 anni con espansione internazionale
Il colosso milanese della chimica per l'edilizia, che nel '23 ha superato i 3,5 mld di fatturato, ha inaugurato una nuova sede a Pudahuel, nella Regione Metropolitana di Santiago. Mapei porta così a 59 i Paesi in cui è presente. L'ad Squinzi: "In Cile un settore delle costruzioni in espansione"
Il ‘Mulino di Napoli’ è uno degli esempi di come tecnologia e automazione abbiano investito l’arte molitoria. Per farlo servono però “i partner giusti, per allineare le soluzioni presenti sul mercato alle nostre esigenze operative”. Tra Plc e Mes, il direttore tecnico di Mulino Caputo spiega come per essere efficace l’ automazione dei processi debba essere graduale. E sugli incentivi: “Non sono la bussola che ci orienta, ma una mappa che ci assicura di aver preso la direzione giusta”
Per il Business Developement Manager grazie all’introduzione di tre isole robotiche e un cobot l’azienda vicentina garantisce “tempi di lavorazione più certi e processi più efficaci del 35%, benché un po’ più lenti”. Queste soluzioni sono utili anche in chiave di attrattività e di promozione della parità “perché le persone vengono sgravate da sforzi fisici: così, anziché di operai, abbiamo bisogno di supervisori”
L’automazione rappresenta non solo un’opportunità di modernizzazione, ma anche una sfida. Per i direttori operations la partita si gioca sul versante organizzativo e di miglioramento dei processi. Ma il successo di questa transizione dipende anche dalla capacità di far viaggiare di pari passo innovazione tecnologica e sviluppo delle competenze delle persone. Lazzaro (Sytec): “I vantaggi sono già evidenti: controllare tempi e consumi e garantire costanza nella qualità”
Nella cantina di Franciacorta Monte Rossa è arrivato da qualche mese un robot che si muove in modo autonomo tra i filari di vite per trattarle, potarle, spollonare e togliere erbacce. “Opera 24/24 e così ci garantisce flessibilità nelle lavorazioni. Ma perché raggiunga la performance ideale servirà ancora qualche anno”, dice Rabotti. E, nel frattempo, occorrerà adeguare le competenze degli operatori e i processi. Sostituirà le persone? “Semmai le aiuta: già oggi non troviamo personale”
L’automazione è il motore principale della competitività e della flessibilità nelle industrie manifatturiere su larga scala. Ma, evidenzia in questo articolo il professore e divulgatore scientifico Bruno Siciliano, il nostro Paese come l’Europa sconta un ritardo su Usa e Asia in termini di It. Il gap da colmare riguarda la carenza di risorse computazionali adeguate, la difficoltà di accesso ai dati e pure la mancanza di strutture economiche (private e pubbliche) di dimensioni sufficienti
Roger Smith, Ceo di General Motors, le chiamava “fabbriche a luci spente”: stabilimenti che non hanno bisogno dell’illuminazione perché, al posto delle persone, ci sono i robot. Non c’è dubbio che l’industria si muoverà in questa direzione. Ma non basta per questo articolo dell’Harvard Business Review. La ‘fabbrica del futuro’ non sarà più efficiente perché avremo reso automatizzati i processi che oggi non lo sono. Sarà più efficiente perché avremo inventato processi e design completamente nuovi
Dall'industria automobilistica tedesca arriva un altro segnale della profonda crisi strutturale che sta attraversando il settore. Audi ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Bruxelles entro febbraio '25, mentre Volkswagen prepara un piano di ristrutturazione da 4 mld che prevede la chiusura di tre stabilimenti in Germania e tagli significativi al personale
Per il Chief Global Business & Operations Officer e Board Member dell’azienda bolognese l’automazione porta con sé uno shift nel ruolo delle persone “da operatori a supervisori”. In cambio “si guadagna in flessibilità e personalizzazione e si riducono tempi, costi e spazi, migliorando l’efficienza”. Ima si appoggia per l’85% a fornitori esterni per la produzione: “Dobbiamo accompagnare queste aziende, a volte piccolissime, in questo processo”
La società padovana, specializzata nella produzione di scarpe di alta gamma e controllata da Palladio Holding, ha rilevato Corrado Maretto e Dyva nella Riviera del Brenta. Con queste operazioni, Nice Footwear prevede di chiudere l'anno con un fatturato di 100 mln rispetto ai 50 mln del '23
La casa automobilistica di Stoccarda ha inaugurato a Kuppenheim un impianto pilota che recupera il 96% dei materiali dalle batterie esauste delle auto elettriche. L'investimento consentirà di produrre 50 mila moduli batteria l'anno, riducendo la dipendenza dalle materie prime rare
Il colosso emiliano delle pompe ad alta pressione rafforza così la sua presenza nel mercato sudamericano. Hidrover è specializzata nella produzione di cilindri idraulici, settore in cui Interpump è presente dal 2008, e conta di chiudere il '24 con 23 mln di fatturato. Il valore dell'operazione è di 17,5 mln
L'azienda di Altavilla Vicentina (VI), specializzata in prodotti per la prima infanzia, ha rilevato lo storico marchio britannico di passeggini pieghevoli. L'operazione mira a rafforzare la presenza internazionale di Inglesina, in particolare in Nord America, Nord Europa e Regno Unito
Mentre un’azienda si espande è normale che anche la propria complessità interna aumenti. Questa però va anticipata, identificata e risolta, se si vuole facilitare la scalabilità del business. È allora inevitabile, secondo quest'articolo dell'Harvard Business Review, porsi le domande corrette e stabilire le priorità con cui gestire operativamente nel quotidiano quella complessità
Per l’azienda lombarda delle resine gli ultimi anni hanno provocato delle tensioni nella catena di approvvigionamento delle materie prime. Per gestire le continue difficoltà, Sir ha investito sui rapporti con la filiera e con i clienti, garantendo, sia nelle soluzioni offerte che nelle operations, flessibilità. La quale “a volte conta più dell’ottimizzare i singoli processi”
Gestire i processi e le risorse “con un approccio quasi più da industria che da ristorante”: è così che Silvio Giannino ha interpretato il suo ruolo di Coo per il tristellato Da Vittorio. Tanto da concertarne la trasformazione digitale delle operazioni. Ma la sfida è anche quella di mantenere standard qualitativi omogenei con un gruppo di circa 1.000 dipendenti e servizi diversi: “Per questo abbiamo strutturato un'academy interna”
Nel mondo di oggi la complessità aumenta sempre: è l'effetto dell'evoluzione su basi competitive o cooperative delle organizzazioni (come delle specie viventi). Per sopravvivere dobbiamo imparare a navigare quella stessa complessità e, a volte, anche a crearla. Senza però mai perdere di vista che la semplicità è un valore
Gestire un evento come le Olimpiadi Milano-Cortina significa affrontare una montagna di variabili e di elementi di incertezza. Problemi analoghi hanno gli operations manager nel gestire le sfide che ogni giorno vengono poste alle aziende. Ecco perché può essere utile privilegiare la creazione di sistemi flessibili anziché l’ottimizzazione spinta dell’efficienza, sfruttando la tecnologia e l’innovazione
La holding d'investimento di Alessandro Benetton ha rilevato la maggioranza del gruppo veneto specializzato in sistemi per cucine professionali fondato poco più di trent'anni fa da Lauro Buoro. Con 55 mln di fatturato nel 2023, TheNiceKitchen punta ora all'espansione internazionale e alla digitalizzazione
L’azienda piacentina delle resistenze elettriche di potenza raggruppa oltre 25 società nel mondo. Alcune mantengono ancora il loro brand: “Una parte della complessità sta nel capire dove andare a intervenire e dove, invece, lasciare spazio di manovra”. E se “con l’andare avanti delle acquisizioni il processo è diventato un po’ più facile”, per Fornari aiutano a garantire la qualità anche “standard e normative internazionali”
Stefania Demetz, Head of Planning and Coordination di Milano-Cortina 2026, svela le sfide organizzative dei prossimi Giochi Invernali: “Dobbiamo combinare la tradizione e la competenza tecnica specifica dei territori con le modalità di progettazione olimpica”. Tra master schedule, sistemi di pianificazione, monitoraggio e previsione dei rischi, ecco come si orchestrano le Olimpiadi
L’ad dell’azienda comasca spiega il disegno dietro all’entrata in Stamperia Emme, Tintoria Comacina e Creazioni Digitali: “Creiamo sinergie, mettiamo a sistema competenze e know-how diversi e tuteliamo un territorio e la sua filiera produttiva”. E per affrontare le sfide geopolitiche attuali secondo Gentili “l’alta moda avrà sempre più bisogno di accorciare la filiera”
L'azienda torinese di ingegneria aerospaziale ha investito 25 mln nell'ex cartiera Burgo di San Mauro Torinese (TO). Dal nuovo sito produttivo usciranno fino a 50 satelliti all'anno. In arrivo 100 nuove assunzioni
L’azienda trevigiana di calzature outdoor ha di recente accentrato la produzione in Vietnam e abbandonato la Cina. A questo si potrebbe accompagnare la creazione di un magazzino in Asia (che si aggiungerebbe ai due in Italia e Usa) che il Coo sta valutando anche “in un’ottica di passaggio da una logica produttiva make to stock a una make to order”. E sui costi logistici via mare: “Altri due anni di prezzi ancora alti”
L'azienda vicentina, specializzata nella lavorazione della pelle, ha acquisito il controllo dell'impresa portoghese che produce rivestimenti per sedili e interni. Con questa operazione Gruppo Mastrotto punta a consolidare la sua posizione nel settore automotive di fascia alta
Non è vero che le disruption che hanno colpito le catene di approvvigionamento dal covid in poi stanno svanendo. I rischi, per questo articolo dell’Hardvard Business Review, stanno invece diventando sistemici. Ma affrontarli non può essere compito solo di operations e supply chain manager: la gestione della filiera deve diventare la priorità anche di Ceo e board. I quali hanno a disposizione almeno cinque strumenti
L’azienda udinese è specializzata nella lavorazione di teak birmano per gli yacht. Quando dopo il colpo di Stato in Myanmar le importazioni da questo Paese sono state sanzionate, ha spostato la sua catena di fornitura in India. Ora propone “un lavorato più finito ai clienti”. Comilegno ha poi cominciato a “distribuire anche un nuovo prodotto legnoso” e si è messa “alla ricerca di nuovi mercati di sbocco”
Firmata la joint venture tra il gruppo italiano della difesa e il gigante tedesco degli armamenti. Il 60% della produzione nel nostro Paese. Contratti dall'Esercito italiano per 23 mld entro il 2040
Il 90% della filiera dell’azienda torinese si trova in prossimità dei suoi stabilimenti. Questo le permette anche di “individuare e gestire subito le difficoltà”. Il Coo: “Andiamo lontano solo se non troviamo le tecnologie e le competenze qui”. Spea non è intenzionata a verticalizzare la filiera: “Quando i nostri fornitori lavorano con altri il loro know-how, il loro know-how si amplia e anche i nostri prodotti ne beneficiano”
Mentre i confini geografici dei mercati si allargano e il tempo a disposizione per gestire i processi si riduce, l’Ia gioca un ruolo sempre più cruciale nella connessione della rete di fornitura. L’evoluzione futura promette non solo un’ulteriore ottimizzazione, ma anche lo sviluppo di sistemi sempre più capaci di adattarsi a scenari complessi e di supply chain visibili e controllabili in real time
Reshoring, nearshoring, friendshoring: in un mondo sempre più polarizzato, la gestione dei rischi geopolitici è diventata una priorità assoluta per gli operations e i supply chain manager. Nell'instabilità, l'obiettivo diventa quello di bilanciare efficienza e flessibilità. Puntando sulla digitalizzazione, diversificando i fornitori, ma anche collaborando per creare filiere resilienti
La cooperativa di Bagnacavallo (RA), attiva nei settori alimentare, detergenza e cosmesi, ha investito 10 mln nell'operazione. Altri 5 mln sono stati impiegati per la realizzazione di una nuova linea di produzione. L'ad di Deco Industri Fabbrino: "Obiettivo 500 mln di ricavi entro il 2026"
Per l’azienda vicentina l’implementazione di nuove tecnologie deve avvenire con un “approccio graduale e strategico”. E se si vuole garantire una “trasformazione fluida ed efficace” gli ‘ingredienti’ sono tre: “Una visione ambiziosa, ma allo stesso tempo realizzabile, una corretta progettazione e delle persone con le competenze giuste per mettere tutto a terra”
Per l’Hse & Sustainability Director e il Coo dell’azienda alessandrina è importante “valutare attentamente gli impatti a lungo termine” delle scelte in fatto di decarbonizzazione ed elettrificazione. Metlac ha toccato con mano le complessità create dalle impasse burocratiche: “Rischiano di diventare un danno a tutto quello che un’azienda costruisce in termini di efficienza dei propri processi”
Se si parla di logistica, il tema delle operations si interseca con quello della gestione dei trasporti. L’azienda bolzanina ha messo su strada già sei Tir elettrici: prima, però, sono stati necessari “test, calcoli sull’affidabilità delle batterie e analisi topografiche delle percorrenze”, così da farli viaggiare su tratte brevi, ripetitive e ben presidiate da punti di ricarica. “L’elettrico è la tecnologia più scalabile. Ma i progetti richiedono ancora anni”
Lo scorso anno l’azienda siderurgica bresciana ha sostituito un forno a metano con una batteria di forni a induzione. Il cambiamento ha richiesto una stretta collaborazione con i fornitori per “personalizzare la tecnologia e potenziare l’infrastruttura elettrica”. Non solo: “Abbiamo agito per creare una funzione di coordinamento tra l’acciaieria e il laminatoio, così da sincronizzarli e ottimizzare i fermi”
Elettrificare le operations aziendali offre vantaggi come minori costi di manutenzione e, in alcuni casi, minori investimenti. Tuttavia, sottolinea questo report di McKinsey, la convenienza economica dipende ancora dai prezzi dell’elettricità e richiede un’espansione della capacità di generazione rinnovabile. Un primo step che le aziende potrebbero prendere in considerazione è allora quello dell’elettrificazione ‘flessibile’
I divari di prezzo che penalizzano le imprese energivore italiane rispetto a quelle europee restano significativi, pur se migliorati negli ultimi 15 anni. Nel realizzare la transizione l’imperativo è quello di trasferirne i benefici anche alle aziende. E il Rapporto Draghi ci ricorda (anche) questo: che gli strumenti per ridurre l’impatto del cambiamento climatico devono operativamente funzionare bene e non mettere a rischio la competitività
Nuove tecnologie e infrastrutture, macchinari innovativi, strategie inedite di approvvigionamento energetico, utilizzo dell'It. Per gestire i processi produttivi nel passaggio dalle fonti fossili all'elettrico i direttori operativi devono affrontare nuove e complesse sfide su diversi fronti. Per far sì che la transizione green non sia un problema, ma una grande opportunità per spingere sulla competitività
Il colosso minerario anglo-australiano ha rilevato la statunitense Arcadium Lithium, produttrice integrata di derivati chimici del litio. L'operazione, che dovrebbe concludersi entro metà 2025, proietta Rio Tinto tra i maggiori fornitori globali del metallo chiave per le batterie, in un mercato attualmente dominato da Cina, Cile e Australia
La società milanese leader nella distribuzione del gas in Italia acquista il rivale per 5,3 mld. L'operazione, che ha ricevuto l'ok da Cassa Depositi e Prestiti e che si concluderà nel 2025, darà vita al primo operatore europeo del settore con 3 mld di ricavi annui
Il colosso italo-francese dell'ottica ha investito circa 170 mln per entrare nel capitale della storica azienda giapponese di fotocamere e lenti. La mossa consolida una partnership ventennale e si inserisce in una strategia di espansione globale da parte di EssilorLuxottica
La società trevigiana, specializzata in tecnologie di automazione e imbottigliamento, ha rilevato l'azienda laziale Tecnomaco rafforzando la propria divisione Life Sciences. L'operazione porta il fatturato consolidato del gruppo a oltre 700 mln
L’Ia può certo migliorare l’efficienza delle aziende ottimizzando la gestione dei processi e delle risorse tramite decisioni basate su dati. Condizione imprescindibile perché ciò avvenga è che i dipendenti siano adeguatamente formati e coinvolti. Perché solo da un’adeguata integrazione tra le soluzioni tecnologiche e le risorse umane può scaturire un miglioramento continuo della qualità e del grado di flessibilità delle attività
L’Ia sta spingendo la trasformazione delle aziende: adesso ai processi che erano già ‘umanamente’ intelligenti si chiede di diventarlo ‘artificialmente’. Per guadagnare efficienza, per essere più snelle, per produrre di più: insomma, per non rimanere indietro. E se quasi due aziende su tre la utilizzano (ancora) solo per svolgere compiti di base, i casi di Vimar e Saipem confermano che qualcosa si muove anche in ambito operativo
Anche l’azienda di Rosà (VI) ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dell’Intelligenza Artificiale. “Un percorso lungo, per noi come per tutta la manifattura italiana”, dice il plant manager Riccardo Meneghini. Che sull’applicazione dell’Ia in ambito operations spiega: “La prima che vogliamo mettere a terra ci permetterà di correlare i dati in nostro possesso con variabili esogene del mercato e avere così uno strumento rapido per correggere la rotta nei momenti critici”
Tramontata l’idea che l’Ia sia una sorta di ‘bacchetta magica’, le aziende si sono rese conto quanto il suo impiego non sia immediato. Lo scoglio, in ambito operations, deriva dalla base dati da dare in pasto all’Ia: “Raccogliere ed elaborare le informazioni in modo coerente è la premessa fondamentale per utilizzarla in modo aderente ai propri bisogni”
Da questa settimana scioperano i lavoratori di 14 porti americani. I sindacati, che sottolineano le preoccupazioni sulla sempre maggiore automazione delle operazioni, stanno chiedendo un aumento salariale del 77% in sei anni. Le proteste minacciano le catene di approvvigionamento globali e l'impatto economico potrebbe costare fino a 5 mld di dollari al giorno
Il colosso bergamasco degli impianti frenanti ha ceduto 56 mln di azioni (per un valore di quasi 300 mln) dell’azienda milanese degli pneumatici. L'operazione è stata condotta attraverso un accelerated bookbuilding e farebbe così sfumare l'ipotesi di una fusione tra le due società in un unico polo italiano della componentistica
Le risorse stanziate dalla tech company di Rendmond (Washington) saranno spalmate sui prossimi due anni. L'investimento, spiega in una nota Microsoft, è finalizzato a potenziare l'infrastruttura per l’Intelligenza Artificiale e la capacità cloud del Paese
Il leader biofarmaceutico ha inaugurato un nuovo centro dedicato allo sviluppo di anticorpi monoclonali, enzimi e altre proteine complesse. Dei 380 mln investiti, 120 mln sono destinati alle infrastrutture e 260 mln verranno spesi nel lungo termine per materiali, tecnologie innovative e formazione. In arrivo nuovi 200 posti di lavoro
La capacità dell’Ia di aumentare il valore dei dati trasformerà radicalmente le leve economiche da cui dipendono molte aziende. Ma la sua espansione richiederà sempre di più alle aziende di attrezzarsi contro rischi crescenti legati alla privacy e ai bias dei modelli. L’invito dell’articolo, tratto dall’Harvard Business Review è quello di iniziare subito: “Perché il tempo non è più nostro amico nell’era dell’Ia”
Per il Gruppo dei sistemi di accumulo l’approccio all’implementazione di questa tecnologia è stato graduale ed è partito dalla formazione del personale per arrivare all’integrazione strategica di competenze esterne. Con l’acquisizione di una società di machine learning, Energy ha così accresciuto anche le proprie capacità operative
L’azienda friulana ha messo piede nel mondo dell’Ia già nel 2001. Per il Ceo Liani il ritorno sull’investimento si misura “nel tempo risparmiato, la minimizzazione del falso scarso e delle non conformità”. E ora con i digital twin Video Systems è in grado di “simulare, con una corrispondenza superiore al 98%, come i nostri macchinari opereranno prima di consegnarli al cliente”
Per il responsabile di produzione e il Business Innovation Manager, per contrastare le difficoltà create dalla carenza di manodopera la parola chiave è pianificare. Un concetto che vale per la gestione quotidianità dei processi, ma anche quando le nuove risorse (spesso non completamente formate) si trovano: “Affinché si integrino nei processi aziendali è imprescindibile pianificare la loro attività quotidiana e gli step che devono perseguire”
In un periodo di difficoltà a trovare talenti, per garantire i propri standard la multinazionale dei compound di polipropilene ha elaborato un modello ‘a matrice’: “Nei nuovi stabilimenti replichiamo il layout impiantistico dell’headquarter ed esportiamo negli stabilimenti esteri le nostre procedure ottimizzate”. Anche le risorse umane maturano competenze nella sede centrale per poi trasferirle alle altre sedi
Le difficoltà che le aziende incontrano nel trovare i talenti mettono sempre più spesso sotto pressione i reparti esistenti. E così, racconta un articolo dell’Harvard Business Review, per quelle squadre che lavorano con un equipaggio sempre più ridotto all’osso è giunto il momento di implementare nuove soluzioni: migliorare i processi, dare priorità a clienti e prodotti core e semplificare le task dei dipendenti
Nel ginepraio del mercato del lavoro odierno gli operations manager si trovano davanti a un’equazione impossibile: coniugare la crescita aziendale con la difficoltà a trovare talenti. Così sono chiamati a riorganizzare i propri team e a prevedere attività di formazione per sopperire alla carenza. Ma anche la tecnologia può venire in loro aiuto per ottimizzare l’impiego del personale
Grazie all’utilizzo spinto di tecnologie data driven, quest’anno l’azienda degli orti verticali “ha triplicato i volumi prodotti, pur con un numero di dipendenti stabile”. Raccogliendo sempre più dati, tramite il machine learning Planet Farms riesce “via via a efficientare tutti gli aspetti della produzione”. Questo perché, dice il suo co-founder e co-Ceo, “la tecnologia è scalabile, mentre la forza lavoro no”
L'azienda avicola di Cingoli (MC) lancia una nuova linea di prodotti che unisce proteine animali e vegetali in parti uguali. Una mossa che punta a intercettare la crescente domanda di alternative alla carne tradizionale e i cosiddetti 'flexitariani', in un mercato italiano degli alimenti plant-based in forte espansione
La società italiana di consulenza Ict e cybersecurity con sede a Milano viene acquisita dal gruppo francese controllato dal fondo Carlyle. L'operazione crea un player da 1.200 dipendenti in 10 Paesi che potrà contare su una presenza radicata in Europa meridionale e nelle Americhe
Il gruppo transalpino di forniture per ufficio e imballaggi consolida la sua presenza in Italia con un nuovo centro di distribuzione. L'hub da 45 mila metri quadri servirà le controllate Mondoffice e Raja Italia, puntando su automazione e sostenibilità
Il colosso trevigiano dei materiali da costruzione da 700 mln di fatturato nel '23, ha acquisito il 70% dell'azienda veneziana specializzata in manufatti in calcestruzzo. L'operazione prevede il passaggio del rimanente 30% delle quote entro i prossimi cinque anni. IlCev si unisce così alle altre realtà presenti nel Gruppo Grigolin, come Veneta Prefabbricati, Magnetti Building e TesiSystem
Per il direttore operativo dell’azienda bergamasca che progetta e realizza sistemi di videosorveglianza e di sicurezza la dematerializzazione delle operations ha un valore duplice: “Richiede know-how difficili da trovare, ma ci permette di prevenire evenutali bug già in fase di produzione e di intervenire anche dove non arriviamo fisicamente”. E così facendo Comelit ha introdotto nuove funzioni aziendali, come un team dedicato a testare il funzionamento dei software dell'azienda e "la loro compatibilità con i diversi dispositivi su cui applicarli"
Nell’era dell’Intelligenza Artificiale e della crescente difficoltà di trovare collaboratori servono nuovi leader ‘smart’ e ‘saggi’. Capaci di prendere decisioni olistiche, applicare soluzioni operative nuove e convincere anche chi è refrattario ad adottarle. Questa nuova leadership richiede una comprensione profonda dei processi decisionali e la capacità di bilanciare tecnologia e fattore umano
Il colosso statunitense dei chip ha rinviato di due anni i progetti per i nuovi stabilimenti in Europa. L'azienda aveva pianificato un investimento di 30 mld sui quali il governo tedesco aveva promesso sussidi per 9,9 mld. Intel ha poi annunciato 15.000 tagli di posti di lavoro. Confermati invece gli investimenti negli Stati Uniti
Nei primi sei mesi il mercato delle fusioni e acquisizioni in Italia ha visto operazioni per 46,5 mld, con un balzo del +145% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Cresce il ruolo dei Private Equity, che hanno partecipato a deal per circa 28,2 mld. Nel semestre, sono state 680 le operazioni e a fine anno il numero dovrebbe attestarsi tra le 1.200-1.300: lo scorso anno erano state 1.210 e nel '22 (anno migliore sia a valore che per quantità di deal) 1.301
Il Chief operating officer dell’azienda veneziana di vernici sottolinea l'importanza di un'attenta gestione del processo di integrazione dopo un'acquisizione: "Lato operations bisogna avere chiari i punti di forza dell’azienda acquisita per non banalizzarli, appiattirli o standardizzarli ed evitare la personalizzazione del cambiamento”. Altrimenti il rischio è che “persone chiave dell’azienda acquisita possano andarsene”. E se poi si va all’estero va prestata massima attenzione all’aspetto culturale, “spesso invece sottovalutato”
La necessità da parte delle aziende manifatturiere italiane di crescere le spinge spesso ad acquisire. E così l’M&A diventa un catalizzatore per il rafforzamento competitivo e l’innovazione. Un ‘boost’ che può funzionare solo se la visione viene messa a terra in modo corretto: ecco che allora gli operations manager diventano protagonisti dell’integrazione operativa, dell’ottimizzazione dei processi, coinvolti magari anche nella due diligence e nella gestione del cambiamento
Per il Global Supply Chain & Procurement Director dell'azienda milanese dei principi attivi per l'industria farmaceutica l'M&A rappresenta un “processo bilaterale di crescita, in cui anche noi impariamo dalle aziende che entrano a far parte della nostra rete”. La strategia produttiva di Olon, infatti, prevede “un sistema multicentrico in cui la risposta alla domanda del mercato arriva da stabilimenti diversi”. Le acquisizioni, allora, diventano un modo per dotarsi di “spazi, tecnologie e livelli di produzioni complementari ai nostri”
Per il direttore generale dell’operatore bresciano delle Tlc, a monte di un’acquisizione “è imprescindibile stendere un progetto”, per poi “darsi dei tempi e verificarli”. Il business plan rendendo noti a tutto il management gli step dell’integrazione “diventa uno strumento di coinvolgimento e di condivisione”. Ed è poi sempre sulla sua base che vengono stabiliti i Kpi per monitorare l’efficacia dell’integrazione
L'azienda padovana, attiva dal 1888 nella produzione e commercializzazione di carne, ha annunciato la dismissione di tutte le attività legate a questo settore. Ora il focus è esclusivamente sullo sviluppo del marchio del vegetale Kioene. Che nel ‘24 punta a chiudere a 65 mln (+22% sul ‘23) e a crescere nei mercati europei
Per il Group Industrial Strategy Leader di Biesse l'errore più comune che si può commettere in un processo di integrazione è quello di essere troppo precipitosi e fare "passaggi che, magari, chi sta dall’altra parte non è ancora pronto ad accogliere". Per questo si può partire da piccoli interventi mirati "che non stravolgono la modalità operativa: fare così dà alle persone dell'azienda acquisita il segnale di come l’integrazione, nel suo complesso, sia possibile”
Pubblichiamo in italiano la sintesi di uno studio realizzato dal Bostron Consulting Group. Il report esplora i fattori chiave per il successo delle operazioni di M&A tra cui l'importanza della pianificazione strategica e e dello sviluppo delle sinergie, l'esperienza e il tempismo. Ma anche come spesso ai mega-deal siano da preferire piccole acquisizioni
All'indomani dell'acquisizione del 14,6% dei whisky Capevin il gruppo milanese degli alcolici ha annunciato le dimissioni del Ceo. Fantacchiotti era in carica da cinque mesi e lascia ufficialmente "per motivi personali". Nominati due co-Ceo ad interim
Il gruppo veneto di abbigliamento ha implementato un software prototipale basato sull'Intelligenza Artificiale per ottimizzare la creazione di contenuti sul proprio sito di vendite online. Il progetto, frutto di una collaborazione con il Politecnico di Bari, si inserisce in un piano di investimenti più ampio per l'innovazione tecnologica nel settore
L'azienda padovana dei sistemi avicoli ha costituito una joint venture con l'imprenditore cinese Mr Wang per la creazione di Facco Technology Hebei. La nuova controllata produrrà impianti avicoli chiavi in mano per il mercato asiatico e non solo. Il presidente Finco: "Un cambio di modalità nella nostra presenza in Cina"
Pubblichiamo in italiano la sintesi di un brillante articolo apparso sull’Harvard Business Review. A seguito della pandemia scoppiata nel 2020 e delle crisi geopolitiche che si sono succedute negli ultimi anni, è diventato evidente come le aziende che vogliono essere più agili e resilienti debbano migliorare la propria gestione dell’approvvigionamento. Un aiuto arriva dal machine learning, che tramite l’Ia riesce a sostituire il tipico processo di pianificazione in due fasi con uno a un’unica fase
Per il direttore operations l’introduzione di un magazzino automatico in azienda per ottimizzare logistica e produzione dopo la pandemia “ci ha dato la spinta per crescere, che, a sua volta, ci ha permesso di impegnarci sul versante della sostenibilità. E ora questo passaggio continua a proporci nuovi stimoli”. Tanto che Tecnosystemi ha scoperto di poter trasformare i propri scarti in materia prima seconda. “Le macchine lasciano a casa le persone? Qui è il contrario: con il magazzino automatico abbiamo introdotto figure che prima non c’erano”
Il colosso di Cupertino ha presentato qualche giorno fa gli AirPods Pro 2, in grado di trasformarsi in dispositivi per l'udito. Oggi l’ok della Fda statunitense. Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni uditive con sede a Milano, ha subito registrato un calo in Borsa all'indomani dell'annuncio. Per gli analisti la concorrenza di Apple "potrebbe aiutare a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica”
Per l’operations manager dell’azienda vicentina delle leghe e delle soluzioni galvaniche il magazzino flessibile ideale “deve garantire continuità, qualità e competitività del servizio”. “Con il covid e le seguenti disruption tanti piccoli fornitori locali sono scomparsi. Perciò abbiamo ridisegnato le nostre catene di approvvigionamento, rinegoziato accordi strategici e messo in campo canali ridondanti di fornitura”
Per i due operations manager dell’azienda reggiana (rispettivamente per il plant americano e per quello cinese) nelle situazioni di crisi è fondamentale anche dialogare costantemente con clienti e fornitori e, dice Bondi, “creare con questi ultimi delle partnership”. Gargiulo: “Ora la ‘nuova normalità’ ha richiesto l’adozione di strumenti sempre più digitali per gestire e supportare da remoto le operazioni”
Zanatta è stato l'artefice della trasfomazione avvenuta nelle operations dell'azienda padovana di imbottiti. “Più della metà delle lavorazioni avviene internamente e ci appoggiamo a terzisti per prodotti a bassa rotazione o che non fanno parte del core business. Nei periodi di carico commissioniamo fuori e in quelli di calo riportiamo all’interno: questa è quella che chiamo fisarmonica produttiva". Lato fornitura e logistica, “acquistiamo in un raggio di 50 km e abbiamo creato reti di triangolazioni tra fornitori e terzisti per ridurre tempi e distanze di percorrenza”
C’era una volta una gestione del magazzino che prevedeva livelli di stock molto bassi e approvvigionamenti frequenti e in piccoli lotti per consentire una produzione just-in-time. Le disruption che si sono susseguite dal covid in poi hanno però chiesto un ripensamento questo modello. Per battere l’incertezza, gli operations manager hanno riorganizzato catene di fornitura, internalizzato o, altre volte, esternalizzato. Magari ragionando anche in ottica sostenibile
La holding novarese diversifica il portafoglio rilevando l'azienda modenese della produzione conto terzi di farmaci e dispositivi medici oftalmici. Un'operazione da circa 200 mln che segna l'ingresso del gruppo nel settore farmaceutico
L'azienda milanese specializzata nello sviluppo di app mobili ha confermato un drastico piano di licenziamenti per WeTransfer, la piattaforma di file sharing acquisita a luglio. Il Ceo Ferrari: "Decisione dolorosa, ma necessaria per il successo a lungo termine"
All’indomani delle crisi che si sono susseguite dal '20 sembra essersi indebolito il mito del libero scambio. Ora le imprese o i Paesi, di fronte al dilemma del ‘make or buy’, cominciano a pensare sia meglio fare, magari a prezzi più alti, che comprare, magari a prezzi più bassi. Tanto che anche dal Rapporto Draghi emerge la necessità di ridefinire le catene di forniture per trovare un nuovo equilibrio tra ciò che compriamo dall’estero e ciò che vendiamo all’estero
La società internazionale d’investimento Intermediate Capital Group sarebbe in pole per rilevare il Gruppo veneto dei centri ottici. Uno scenario che preluderebbe all'unione di Demenego con Vision Group (controllata di Icg). L'operazione dovrebbe entrare nel vivo a fine settembre
La casa svedese abbandona l'obiettivo di produrre solo auto elettriche entro il 2030, mentre il colosso tedesco non esclude chiusure di stabilimenti e licenziamenti. E così le difficoltà del settore automotive nella corsa verso l'elettrificazione si fanno sempre più evidenti, tra calo della domanda e costi elevati
Il mondo operations è spesso sconosciuto, nonostante la sua crescente importanza strategica nelle aziende più competitive. Per valorizzarlo, lanciamo un settimanale gratuito dedicato a questo tema: uno strumento utile a imprenditori e professionisti del settore, per favorire il confronto. Perché è solo così che si possono trovare ispirazione e motivazione per migliorare continuamente
Il colosso dolciario di Alba lancia una versione senza lattosio della sua iconica crema spalmabile. L'obiettivo è conquistare nuovi segmenti di mercato, puntando su intolleranti e consumatori attenti alla sostenibilità
Il gruppo genovese, specializzato nella gestione e valorizzazione dei rifiuti, ha completato questa settimana l'incorporazione della storica azienda emiliana. L'operazione rafforza la presenza di ReLife in Emilia-Romagna e porta oltre il milione le tonnellate di rifiuti gestiti annualmente
Per il direttore operativo Giovanni Pretolani è importante che chi presiede o amministra un’azienda renda partecipe della strategia l’operations manager. Solo così quest’ultimo può essere efficace nel dare il proprio contributo. E far fare il salto di qualità all’impresa. “Ma troppo spesso le Pmi italiane non sono ‘introspettive’: solo quelle che compiono un’analisi preliminare su loro stesse possono affidare a un direttore operativo il coordinamento delle loro funzioni così che questi migliori l’ingranaggio aziendale”
Marco Pellesi è uno dei tre amministratori delegati dell’azienda reggiana di magazzini verticali ed è anche uno dei tre operations manager: “Sono il filo diretto tra un punto di vista più generale e direttivo e uno più particolare e legato alle mansioni quotidiane”. Conoscendo obiettivi e strategie, per Pellesi, “viene molto più facile gestire tutto ciò che sta a valle”. E anche le acquisizioni
Il Plant Operations Manager dell’azienda pugliese del food “una forte sintonia tra i due ruoli si traduce in migliore capacità di affrontare le sfide e maggiori agilità e soddisfazione dei dipendenti”. E nel futuro di questa relazione non è da sottovalutare il ruolo dell’automazione: “Gli operations manager saranno più liberi di concentrarsi su compiti più strategici e creativi”
L’operatività non è limitata alla trasformazione materiale o digitale degli input produttivi ma investe i rapporti con tutti gli stakeholder. Non è l’appendice finale della strategia ma è sua parte costitutiva. Perché le supply chain globali reclamano una gestione attiva e non semplicemente adattiva
Per Nicola Michelon, Ceo dell’azienda padovana dei forni professionali, la carta vincente è stata quella di puntare sulla crescita interna delle risorse: “Molto di rado abbiamo assunto professionalità esterne dal middle management in su”. Una strategia che “garantisce competenze specifiche più elevate e crea un’identità più forte”, anche quando si parla di Coo e operations manager
Sapere dove si vuole andare è imprescindibile per continuare a crescere. In particolare, secondo Paolo Soprano lo è “per chi gestisce le operations, dato che è il punto di partenza per qualsiasi considerazione”. Soprattutto in un mondo industriale che si muove sempre di più verso l’integrazione della catena di valore: “In un’Italia chiamata a investire sulla fase del make per rimanere competitiva, il contributo dell’operations manager nel proporre integrazioni a fianco o verticali aumenterà di importanza”
Pubblichiamo in italiano la sintesi di un brillante articolo apparso sull’Harvard Business Review, che esplora il ruolo del Coo, giungendo alla conclusione che non se ne può definire il ruolo se non il relazione al Ceo con cui lavora. Parte dalla separazione del 2000 tra Larry Ellison, Ceo di Oracle, e il Coo Ray Lane per esplorare sette ruoli distinti dei Coo, tra cui esecutore, agente del cambiamento, mentore e erede apparente. E per tracciare i contorni di un ruolo fondamentale in azienda e spesso frainteso proprio per la sua varietà
Il ruolo dell’operations manager sembra a volte sfuggente, perché il suo perimetro può cambiare (e cambia) da impresa a impresa. Una cosa è però certa: perché sia efficace dev’essere in sintonia con l’amministratore delegato (o forse è l’ad a dover essere in sintonia con lui). Ecco i casi in cui il rapporto funziona e i risultati che ne sono conseguiti
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