Una delle prime iniziative del rieletto Trump sarà l’aumento dei dazi verso i prodotti di altri Paesi, cinesi in primo luogo, ma anche europei. L’Ue potrebbe trovarsi nella posizione più difficile, anche per la dipendenza dagli Stati Uniti per gas e petrolio. Per non soccombere, allora, dovrà favorire la domanda interna e ridurre la dipendenza dagli Usa. E quindi investire sulla competitività delle imprese e sui consumi dei cittadini
In un mercato sempre più competitivo, l’attenzione alle esigenze del cliente e la personalizzazione del prodotto sono cruciali. L’analisi dei dati e tecnologie come l’Intelligenza Artificiale possono aiutare a interpretare le tendenze e guidare le scelte produttive. Chiedere a Nike per credere
La digitalizzazione delle fabbriche è diventata ormai una necessità per rimanere competitivi. Portarla a compimento significa intraprendere un percorso. Tra analisi, design, implementazione, verifica e standardizzazione, l’Account Relationship Leader di auxiell ci accompagna nelle fasi essenziali per migliorare i processi grazie ai dati
L’automazione è il motore principale della competitività e della flessibilità nelle industrie manifatturiere su larga scala. Ma, evidenzia in questo articolo il professore e divulgatore scientifico Bruno Siciliano, il nostro Paese come l’Europa sconta un ritardo su Usa e Asia in termini di It. Il gap da colmare riguarda la carenza di risorse computazionali adeguate, la difficoltà di accesso ai dati e pure la mancanza di strutture economiche (private e pubbliche) di dimensioni sufficienti
Nel mondo di oggi la complessità aumenta sempre: è l'effetto dell'evoluzione su basi competitive o cooperative delle organizzazioni (come delle specie viventi). Per sopravvivere dobbiamo imparare a navigare quella stessa complessità e, a volte, anche a crearla. Senza però mai perdere di vista che la semplicità è un valore
Mentre i confini geografici dei mercati si allargano e il tempo a disposizione per gestire i processi si riduce, l’Ia gioca un ruolo sempre più cruciale nella connessione della rete di fornitura. L’evoluzione futura promette non solo un’ulteriore ottimizzazione, ma anche lo sviluppo di sistemi sempre più capaci di adattarsi a scenari complessi e di supply chain visibili e controllabili in real time
I divari di prezzo che penalizzano le imprese energivore italiane rispetto a quelle europee restano significativi, pur se migliorati negli ultimi 15 anni. Nel realizzare la transizione l’imperativo è quello di trasferirne i benefici anche alle aziende. E il Rapporto Draghi ci ricorda (anche) questo: che gli strumenti per ridurre l’impatto del cambiamento climatico devono operativamente funzionare bene e non mettere a rischio la competitività
L’Ia può certo migliorare l’efficienza delle aziende ottimizzando la gestione dei processi e delle risorse tramite decisioni basate su dati. Condizione imprescindibile perché ciò avvenga è che i dipendenti siano adeguatamente formati e coinvolti. Perché solo da un’adeguata integrazione tra le soluzioni tecnologiche e le risorse umane può scaturire un miglioramento continuo della qualità e del grado di flessibilità delle attività
Nell’era dell’Intelligenza Artificiale e della crescente difficoltà di trovare collaboratori servono nuovi leader ‘smart’ e ‘saggi’. Capaci di prendere decisioni olistiche, applicare soluzioni operative nuove e convincere anche chi è refrattario ad adottarle. Questa nuova leadership richiede una comprensione profonda dei processi decisionali e la capacità di bilanciare tecnologia e fattore umano
Nei primi sei mesi il mercato delle fusioni e acquisizioni in Italia ha visto operazioni per 46,5 mld, con un balzo del +145% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Cresce il ruolo dei Private Equity, che hanno partecipato a deal per circa 28,2 mld. Nel semestre, sono state 680 le operazioni e a fine anno il numero dovrebbe attestarsi tra le 1.200-1.300: lo scorso anno erano state 1.210 e nel '22 (anno migliore sia a valore che per quantità di deal) 1.301
All’indomani delle crisi che si sono susseguite dal '20 sembra essersi indebolito il mito del libero scambio. Ora le imprese o i Paesi, di fronte al dilemma del ‘make or buy’, cominciano a pensare sia meglio fare, magari a prezzi più alti, che comprare, magari a prezzi più bassi. Tanto che anche dal Rapporto Draghi emerge la necessità di ridefinire le catene di forniture per trovare un nuovo equilibrio tra ciò che compriamo dall’estero e ciò che vendiamo all’estero
L’operatività non è limitata alla trasformazione materiale o digitale degli input produttivi ma investe i rapporti con tutti gli stakeholder. Non è l’appendice finale della strategia ma è sua parte costitutiva. Perché le supply chain globali reclamano una gestione attiva e non semplicemente adattiva
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