Come regionalizzare la produzione? Dove è più sicuro spostare fabbriche labor-intensive? Che ruolo hanno spedizione e logistica nelle catene di fornitura? Rispondere a queste e altre domande può aiutare le aziende occidentali ad affrontare questa nuova era di ‘globalizzazione vulnerabile’, stando a questo articolo dell’Harvard Business Review. Che avverte: mantenere la presenza in Cina resterà fondamentale
Catene di approvvigionamento imprevedibili e costi delle materie prime non ancora del tutto calati rendono sempre più difficile mantenere standard costanti dei prodotti e, nel contempo, adeguati livelli di marginalità che consentano di seguire più da vicino le esigenze dei singoli clienti. Ecco che allora, secondo questo articolo dell’Harvard Business Review, l’assist per tenere sotto controllo questi parametri può arrivare dall’introduzione di software
Per una trasformazione digitale significativa e duratura, le aziende devono pensare più ai cambiamenti nei prodotti e nei processi che a quelli in tecnologia. In realtà, afferma questo articolo dell’Harvard Business Review, molte di esse faticano a guardare al di là delle promesse allettanti fatte dalle nuove tecnologie, su cui finiscono per investire la maggior parte delle risorse. Per scongiurare questo rischio la digitalizzazione deve allora diventare sempre di più sinonimo di innovazione del modello di business. E perché questo avvenga serve una roadmap
Roger Smith, Ceo di General Motors, le chiamava “fabbriche a luci spente”: stabilimenti che non hanno bisogno dell’illuminazione perché, al posto delle persone, ci sono i robot. Non c’è dubbio che l’industria si muoverà in questa direzione. Ma non basta per questo articolo dell’Harvard Business Review. La ‘fabbrica del futuro’ non sarà più efficiente perché avremo reso automatizzati i processi che oggi non lo sono. Sarà più efficiente perché avremo inventato processi e design completamente nuovi
Mentre un’azienda si espande è normale che anche la propria complessità interna aumenti. Questa però va anticipata, identificata e risolta, se si vuole facilitare la scalabilità del business. È allora inevitabile, secondo quest'articolo dell'Harvard Business Review, porsi le domande corrette e stabilire le priorità con cui gestire operativamente nel quotidiano quella complessità
Non è vero che le disruption che hanno colpito le catene di approvvigionamento dal covid in poi stanno svanendo. I rischi, per questo articolo dell’Hardvard Business Review, stanno invece diventando sistemici. Ma affrontarli non può essere compito solo di operations e supply chain manager: la gestione della filiera deve diventare la priorità anche di Ceo e board. I quali hanno a disposizione almeno cinque strumenti
Elettrificare le operations aziendali offre vantaggi come minori costi di manutenzione e, in alcuni casi, minori investimenti. Tuttavia, sottolinea questo report di McKinsey, la convenienza economica dipende ancora dai prezzi dell’elettricità e richiede un’espansione della capacità di generazione rinnovabile. Un primo step che le aziende potrebbero prendere in considerazione è allora quello dell’elettrificazione ‘flessibile’
La capacità dell’Ia di aumentare il valore dei dati trasformerà radicalmente le leve economiche da cui dipendono molte aziende. Ma la sua espansione richiederà sempre di più alle aziende di attrezzarsi contro rischi crescenti legati alla privacy e ai bias dei modelli. L’invito dell’articolo, tratto dall’Harvard Business Review è quello di iniziare subito: “Perché il tempo non è più nostro amico nell’era dell’Ia”
Le difficoltà che le aziende incontrano nel trovare i talenti mettono sempre più spesso sotto pressione i reparti esistenti. E così, racconta un articolo dell’Harvard Business Review, per quelle squadre che lavorano con un equipaggio sempre più ridotto all’osso è giunto il momento di implementare nuove soluzioni: migliorare i processi, dare priorità a clienti e prodotti core e semplificare le task dei dipendenti
Pubblichiamo in italiano la sintesi di uno studio realizzato dal Bostron Consulting Group. Il report esplora i fattori chiave per il successo delle operazioni di M&A tra cui l'importanza della pianificazione strategica e e dello sviluppo delle sinergie, l'esperienza e il tempismo. Ma anche come spesso ai mega-deal siano da preferire piccole acquisizioni
Pubblichiamo in italiano la sintesi di un brillante articolo apparso sull’Harvard Business Review. A seguito della pandemia scoppiata nel 2020 e delle crisi geopolitiche che si sono succedute negli ultimi anni, è diventato evidente come le aziende che vogliono essere più agili e resilienti debbano migliorare la propria gestione dell’approvvigionamento. Un aiuto arriva dal machine learning, che tramite l’Ia riesce a sostituire il tipico processo di pianificazione in due fasi con uno a un’unica fase
Pubblichiamo in italiano la sintesi di un brillante articolo apparso sull’Harvard Business Review, che esplora il ruolo del Coo, giungendo alla conclusione che non se ne può definire il ruolo se non il relazione al Ceo con cui lavora. Parte dalla separazione del 2000 tra Larry Ellison, Ceo di Oracle, e il Coo Ray Lane per esplorare sette ruoli distinti dei Coo, tra cui esecutore, agente del cambiamento, mentore e erede apparente. E per tracciare i contorni di un ruolo fondamentale in azienda e spesso frainteso proprio per la sua varietà
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